Roma, fermati i killer del parrucchiere dei vip ucciso nella pineta Sacchetti

La vittima Pegoretti e i carabinieri sul luogo dell'omicidio
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Giovedì 30 Aprile 2015, 13:35 - Ultimo aggiornamento: 2 Maggio, 14:34

I carabinieri del comando provinciale di Roma hanno fermato due giovani cittadini romeni, individuati quali autori dell'omicidio di Mario Pegoretti, il parrucchiere e truccatore di scena trovato cadavere nel parco di via della Pineta Sacchetti, la mattina di domenica 26 aprile scorso.

I due giovani sono ora ristretti al carcere di Regina Coeli a disposizione dell'Autorità giudiziaria. Secondo la ricostruzione dei militari, l'uomo aveva tentato di difendersi e, per questo, è stato selvaggiamente malmenato e ucciso con dei colpi inferti al volto con una pietra di grosse dimensioni. I due romeni accusati dell'omicidio sono stati rintracciati nella notte al termine di serrate indagini. A quanto pare hanno ucciso Pegoretti per un orologio del valore di poco più di cento euro. I due avrebbero confessato, aggiungendo che abitualmente si prostituiscono all'interno della Pineta con lo scopo di rapinare i clienti. La furia omicida sarebbe scattata dopo un incontro a sfondo sessuale e quando Pegoretti, alto circa un metro e novanta, ha tentato di reagire.

Sul cadavere sono stati riscontrati anche segni di un tentativo di strangolamento. È quanto emergerebbe dall'autopsia del sessantunenne il cui volto era completamente sfigurato.

Ma gli aggressori lo hanno colpito violentemente con calci al torace anche quando era a terra. Durante un nuovo sopralluogo effettuato la scorsa notte all'interno della Pineta i carabinieri hanno trovato alcuni vestiti insanguinati di uno dei giovani romeni fermati con l'accusa di omicidio.

Uno dei due fermati, un ventunenne, era stato scarcerato a marzo dopo essere stato arrestato sempre per una rapina commessa all'interno di Pineta Sacchetti. È stato proprio il giovane il punto di svolta nelle indagini dell'omicidio. I carabinieri del Nucleo investigativo di Roma, in collaborazione con i militari della Compagnia Trastevere e della Stazione Montespaccato, hanno ricercato il giovane per alcuni giorni e lo hanno rintracciato ieri sera. La precedente rapina, che risale al 2014, presentava modalità simili all'aggressione subita dal truccatore sessantunenne. Il romeno avrebbe rapinato e picchiato un uomo che si era appartato con lui all'interno del parco procurandogli alcune ferite giudicate guaribili in pochi giorni.

Lo straniero, pregiudicato, avrebbe fornito ai carabinieri prima versioni contrastanti su come ha trascorso gli ultimi giorni e poi accusato un connazionale dell'omicidio. Gli investigatori sono risaliti anche al suo complice, un romeno che la sera dell'omicidio ha compiuto 18 anni, rintracciandolo la scorsa notte in una abitazione in zona Tiburtina. La ragazza del diciottenne indossava l'orologio rapinato alla vittima.

Pegoretti, 61 anni, era stato ritrovato senza vita in fondo a una piccola scarpata, la parte superiore del corpo coperta da una giacca. La vittima, separato dalla moglie da 9 anni, divideva un appartamento a Casalotti con due amici, li aveva salutati la sera prima, «vado al cinema», ma non era più tornato, allarmandoli. Nella notte i due avevano allertato il 112, i carabinieri della stazione di zona erano andati a fare un sopralluogo dentro al parco della Pineta Sacchetti. A notare i lampeggianti un gruppo di appassionati d'astronomia che organizzano incontri in un bar di zona per poi quando fa buio andare a vedere dal vivo le stelle. Ma anche un'altra segnalazione anonima sarebbe arrivata al 112. «C'è una persona che sta male nel parco». Le ricerche non avevano dato esito.

Al mattino Pegoretti era ormai senza vita, non aveva scarpe e pantaloni, giaceva tra i rovi. Non aveva con sé né portafogli, né documenti. A quanto ricostruito il truccatore quella sera era uscito di casa con circa 50 euro in contanti. Gli autori dell'omicidio nella fretta gli hanno anche lasciato addosso il cellulare, trovato dai carabinieri la mattina seguente.