Roma, nuovo caso di meningite al Collatino: è psicosi tra le famiglie

Roma, nuovo caso di meningite al Collatino: è psicosi tra le famiglie
di Valeria Arnaldi
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Mercoledì 10 Dicembre 2014, 06:13 - Ultimo aggiornamento: 09:11

«Abbiamo paura per i nostri figli». Non c'è stato quasi il tempo per le lacrime ai funerali del bambino della materna “Montezemolo-Padre Lais” morto per meningite al Gemelli.

Sessanta alunni della scuola del Serafico, vicino all'Eur, sono stati messi sotto antibiotici per precauzione e poco dopo la funzione, celebrata nella chiesa dei Santi Pietro e Paolo, è arrivata la notizia di un secondo caso di origine virale in un istituto superiore del Collatino. La vicenda non ha nulla a che vedere con la prima (lo studente più grande sta bene) ma ha alimentato la psicosi, l'allarme e anche le polemiche delle famiglie della “Montezemolo”: «La Asl ci ha lasciati all'oscuro di tutto», denunciano.



«LASCIATI SOLI»

«C'è stata totale assenza di comunicazioni da parte della Azienda Sanitaria - racconta Riccardo, papà di una bimba che va nella materna del Serafico - Abbiamo saputo cosa era accaduto solo grazie al passaparola tra genitori.

La prima comunicazione ufficiale è arrivata solo domenica sera dal Gemelli». Così è scattata la corsa ai controlli negli ospedali, a partire proprio dal policlinico. Fino a ieri erano stati sottoposti a cure precauzionali sessanta bambini della ”Montezemolo”, oltre cento quelli visitati. La profilassi antibiotica più forte è stata riservata ai compagni di classe della vittima, esposti al maggior rischio. La scuola è rimasta chiusa per l'igienizzazione dei locali ma oggi è stata riaperta. Alcuni genitori hanno deciso di far rimanere i figli a casa, nonostante le rassicurazioni della dirigenza scolastica. «Non c'è alcun focolaio», dice il Policlinico.

L'altro caso di meningite è stato registrato giorni fa nell'istituo “Sibilla Aleramo” sulla Collatina. La dirigenza in questo caso ha allertato le famiglie. «Se ci sono sintomi come vomito, febbre e forte mal di testa bisogna segnalarli». Alla “Montezemolo” servirà tempo per superare la psicosi e ancora di più ce ne vorrà per spiegare ai piccoli l'accaduto. «Il servizio psicopedagogico fornirà le indicazioni base ai docenti - spiega l'assessore alla scuola dell'VIII municipio, Paola Angelucci - Alcuni genitori non hanno detto ai figli della morte del compagno, altri ne hanno parlato. Bisognerà capire lo scambio di informazioni tra i bimbi». L'attenzione rimane fissa sui medici per capire i perché del dramma. Le analisi biomolecolari hanno stabilito che il bambino della materna del Serafico è morto per “sepsi meningococcica”. Rimane da identificare il ceppo.