Caos Fiumicino, terminal in black out
altri disagi dopo l'incendio

Caos Fiumicino, terminal in black out altri disagi dopo l'incendio
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Giovedì 30 Luglio 2015, 08:12 - Ultimo aggiornamento: 31 Luglio, 08:46

Dopo l'incendio il black out. Interrotta la corrente elettrica questa mattina all'aeroporto di Fiumicino.

Dalle 11.05 alle 12.10 un corto circuito presso una cabina di media tensione di Porto, ha fatto sapere Aeroporti di Roma, ha lasciato i terminal senza energia elettrica, causando ulteriori disagi e ritardi dopo quelli dovuti all'incendio di ieri. L'incendio aveva interessato un'area di pineta a ridosso di via Coccia di Morto, poco distante dal perimetro aeroportuale.

La situazione, in serata, era ancora critica, come ha fatto sapere l'Enac, soprattutto per i voli low-cost: «Persiste una situazione di criticità nonostante tutti gli operatori presenti in aeroporto stiano continuando a lavorare a pieno regime per contenere i ritardi».

L'aeroporto, causa cancellazioni e ritardi, è stato teatro di scene surreali, con passeggeri isterici che urlavano e spintoni tra hostess e gente in attesa.

«Si sono registrati pochi disagi in quanto molte attività operative hanno continuato a funzionare anche durante il black out», ha fatto sapere Adr. Ma dopo i forti ritardi nei voli registrati nella notte, il black out di stamani è stato la goccia che ha fatto traboccare il vaso.

I disagi

Per chi era in attesa di partire, un semplice volo si è trasformato in odissea: il caso più evidente è quello di un volo Vueling che doveva partire ieri alle 21.40 e che è stato riprogrammato alle 10 di mattina.

I ritardi oscillano da una a tre ore, come per gli aerei diretti a Milano Linate, Marsiglia, Cagliari, Amsterdam, Napoli, Bologna, Stoccarda.

Complessivamente Alitalia ha dovuto cancellare tra ieri e oggi 37 voli, di cui quattro per la Sardegna: l'Az 1566 Milano Linate-Cagliari, e l'Az 1585 e Az 1587 Roma Fiumicino-Cagliari, e l'Az 01566 Milano Linate-Alghero. I passeggeri sono stati riposizionati e per i sardi o per chi doveva raggiungere l'isola è iniziata l'odissea: i primi due voli provenienti da Fiumicino sono atterrati a Cagliari alle 2.55 e alle 3.05, a bordo tutti i passeggeri dei voli cancellati del pomeriggio partiti poco più di un'ora prima dallo scalo romano. Pesante il ritardo accumulato anche dal volo proveniente da Linate arrivato a Cagliari alle 2.05. Alitalia fa sapere che nel corso della giornata di ieri sono state cancellate partenze anche per altre destinazioni come Torino, Bologna, Palermo, Venezia, Bari, Catania, Napoli, Perugia, Pisa e Brindisi, oltre a qualche volo internazionale.

Il rogo ha trasformato in un vero e proprio calvario anche il viaggio di rientro per moltissimi sardi e tanti turisti diretti verso l'isola. Quelli che inizialmente sembravano ritardi si sono trasformati in cancellazioni e dalle 18 da Fiumicino non è partito più alcun volo fino alle 8, quando ne sono decollati due. I sardi sono rimasti ostaggio dello scalo romano per circa otto ore. «Non ci hanno informato subito - raccontano alcuni - non ci hanno detto a che ora saremo ripartiti e soprattutto se saremmo ripartiti. Tutto a causa di un incendio durato circa due ore».

L'inchiesta sull'incendio

Il rogo che ha dato vita all'incendio della pineta adiacente l'aeroporto di Fiumicino sarebbe partito da un cumulo di rifiuti. È quanto emerso al termine dell'incontro presso la Procura della Repubblica di Civitavecchia, tenuto dal Procuratore Capo Gianfranco Amendola al quale hanno partecipato il Capo del Corpo forestale dello Stato Cesare Patrone accompagnato dal Comandante Regionale per il Lazio e dal Comandante Provinciale di Roma, nel corso del quale e stato fatto il punto sulle indagini. I rilievi, spiega il Corpo Forestale dello Stato, in corso effettuati dal personale specializzato del Nucleo Investigativo Antincendio Boschivo (NIAB) del Corpo forestale dello Stato, che si è avvalso del Metodo scientifico delle Evidenze Fisiche, hanno evidenziato che l'area di insorgenza del rogo è unica, posta in Via del Pesce Luna, bordo strada, in un'area fortemente degradata e disseminata da numerosi cumuli di rifiuti abbandonati, sia di natura domestica che industriale. Le fiamme, trasportate dal forte vento, hanno rapidamente percorso prima gli arbusti della macchia mediterranea limitrofa, per poi interessare la vicina pineta raggiunta in più punti da faville incandescenti prodotte dagli arbusti e dalle canne di Arundo donax distaccatesi per effetto spotting che hanno dato origine a diversi focolai all'interno della pineta. Verosimilmente, il vento ha determinato la rapida propagazione delle fiamme. Circa la natura, dolosa o colposa, dell'incendio si attende ora l'esisto degli ulteriori accertamenti.

E dopo l'incendio di ieri l'Enac ha convocato per il giorno 6 agosto gli Accountable Manager di Aeroporti di Roma e di Alitalia. Lo si legge in una nota secondo cui intende «verificare la rispondenza delle azioni poste in essere a quanto previsto dalla normativa vigente e di ribadire obblighi e competenze a carico delle due figure». In particolare, si legge nella nota, «in relazione all'operatività dell'Aeroporto di Roma Fiumicino che ha subito forti limitazioni nel pomeriggio di ieri, 29 luglio 2015, a seguito dell'incendio che ha interessato alcune zone limitrofe allo scalo, ma comunque esterne al perimetro aeroportuale, l'Ente Nazionale per l'Aviazione Civile, rende noto di aver convocato per il giorno 6 agosto gli Accountable Manager di Aeroporti di Roma, società che ha la gestione totale degli scali romani, e di Alitalia, il vettore principale che opera su Roma Fiumicino». «Motivo della convocazione - conclude la nota - è quello di verificare la rispondenza delle azioni poste in essere dopo l'incendio di ieri a quanto previsto dalla normativa vigente e di ribadire obblighi e competenze normativamente individuati a carico delle due figure che sono responsabili, sotto profili ben specificati, sia della sicurezza, sia dell'operatività dell'aeroporto».

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