Anche i giovani medici protestano: a Montecitorio invasione di camici bianchi per il diritto al lavoro

anifestazione dei giovani medici a Montecitorio
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Giovedì 12 Dicembre 2013, 17:38 - Ultimo aggiornamento: 17:40
Sono i giovani che scontano i risultati di sprechi e inefficienze, vedendosi negato il diritto alla formazione e il diritto al lavoro.

La denuncia viene dai giovani medici, che si sono dati appuntamento oggi in piazza Montecitorio, ma anche in altre città, dal nord al sud della penisola per il #GiovaniMediciDay. Sono specializzati o specializzandi, semplici corsisti di medicina generale, ma anche biologi fisici e sanitari uniti nel chiedere un cambiamento rispetto alle politiche sanitarie e professionali che chiedono di «cambiare il paese ma senza cambiare il paese».



È una manifestazione "nazionale" ma non "sindacale", organizzata dall'Associazione Italiana Giovani Medici (Sigm) per chiedere a governo e Parlamento lo stanziamento urgente di fondi nel Ddl di Stabilità, da «investimenti nel settore della formazione di area sanitaria, strategico per il Servizio sanitario nazionale e per la tutela della salute dei cittadini». Oltre all'emergenza del momento, al centro della mobilitazione odierna, anche la richiesta di interventi strutturali, nella direzione, spiegano di una sanità «senza sprechi e inappropriatezze», che «riconosca il merito» e «valorizzi la qualità», dichiarano i Giovani Medici. Così facendo infatti, si liberebbero «ingenti somme utili per l'investimento su conoscenza e formazione». In parallelo con la manifestazione nazionale di Montecitorio diverse le iniziative di protesta su base regionale e locale, oltre a una mobilitazione via web.



«È necessario comprendere e far comprenedere il reale valore del patrimonio naturale e della biodiversità anche per la nostra economia - osserva Napolitano - e operare di conseguenza per delineare nuove prospettive di crescita economica e di progresso civile investendo nello straordinario capitale naturale di cui dispone il nostro Paese».
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