Balduina, furto in casa di Alemanno:
i ladri sono entrati dalla porta
ma non ci sono segni di scasso

Balduina, furto in casa di Alemanno: i ladri sono entrati dalla porta ma non ci sono segni di scasso
di Marco De Risi
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Mercoledì 16 Ottobre 2013, 17:04 - Ultimo aggiornamento: 18:41
E’ la polizia ad indagare sul furto di marted mattina nell’attico dell’ex sindaco Gianni Alemanno.

Un saccheggio che, almeno per ora, presenta alcuni aspetti definiti «singolari» dagli agenti che stanno svolgendo gli accertamenti per individuare i ladri che sono fuggiti con gioielli e alcuni orologi Rolex dall’abitazione dell’ex primo cittadino che si trova in una via privata alla Balduina, una strada titolata a Aladino Govoni un martire delle Fosse Ardeatine.



La mattina del saccheggio nell’attico non c’erano il proprietario di casa, la moglie Isabella Rauti e il figlio Manfredi. All’interno, invece, c’era la domestica filippina che verso mezzogiorno è uscita a fare la spesa. I ladri sono entrati in azione a quell’ora e verso l’una già avevano messo a segno il colpo. Infatti verso le 13, la domestica è rientrata e, una volta notato il soqquadro, ha telefonato al 113. Quindi, gli sconosciuti hanno agito in poco tempo come se sapessero degli spostamenti di chi era in casa. Ma, sono sempre gli inquirenti a dirlo, la scelta dell’orario può essere stata casuale.



Un altro rompicapo è quello che stanno affrontando gli esperti della Scientifica. Durante il sopralluogo non sono stati notati segni di scasso. Una finestra dell’attico è stata trovata aperta. Quindi in un primo momento si è ipotizzato che i ladri avrebbero potuto raggiungere il tetto e quindi calarsi con facilità sull’ampio terrazzo dell’ex sindaco. Ma anche questa ipotesi pare sfumare. Per accedere sul tetto è necessario forzare una porta che è stata trovata intatta e con il lucchetto integro.



E’ pressocchè escluso che si sia trattato di ladri ”acrobati” e che quindi si siano potuti arrampicare sugli alberi secolari che arrivano fino all’attico: troppa distanza tra i fusti e la casa. Sull’ampia terrazza c’era il cane da caccia ”Drake” ma che è mansueto e non abituato a fare la guardia. Un’ultima possibilità: i ladri sarebbero potuti entrare dalla porta d’ingresso chiusa senza mandate. E’ quello che stanno verificando gli investigatori.
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