Rebibbia, detenuto si suicida impiccandosi in cella. Stava per essere trasferito. E' il primo decesso del nuovo anno nelle carceri del Lazio

Rebibbia, detenuto si suicida impiccandosi in cella. Stava per essere trasferito. E' il primo decesso del nuovo anno nelle carceri del Lazio
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Lunedì 6 Gennaio 2014, 13:33 - Ultimo aggiornamento: 7 Gennaio, 14:36
Un detenuto italiano di 53 anni si tolto la vita la notte scorsa impiccandosi nel carcere di Rebibbia.



Secondo quanto reso noto dal Garante dei detenuti del Lazio, Angiolo Marroni, l'episodio è avvenuto il cinque gennaio intorno alle 23. La vittima era in carcere dallo scorso luglio per aver ucciso a Roma la madre, con cui era tornato a vivere da qualche tempo. Subito dopo l'arresto, l'uomo era stato recluso a Regina Coeli e da qui, successivamente, trasferito all'osservazione psichiatrica di Rebibbia Nuovo Complesso. Nei prossimi giorni doveva essere trasferito nel reparto per minorati psichici di Rebibbia Penale. «Il primo decesso del 2014 nelle carceri del Lazio - ha detto Marroni - riporta drammaticamente in primo piano il problema dei reclusi con gravi problemi psicologici. Il carcere è un luogo duro, in grado di piegare anche i caratteri più forti, figurarsi l'impatto che può avere con quanti hanno già delle sofferenze psichiche. Il problema è che, spesso, il sovraffollamento non consente di capire se queste persone abbiano una sofferenza tanto grave da indurle a privarsi della vita. Per questo occorre passare immediatamente dalle parole ai fatti, per tornare ad un sistema detentivo che, nel pieno spirito del dettato costituzionale, rimetta al centro la persona e la tutela dei suoi diritti».
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