Roma, autista chiude il bus e se ne va:
passeggeri in ostaggio salvati dalla polizia

Roma, autista chiude il bus e se ne va: passeggeri in ostaggio salvati dalla polizia
di Veronica Cursi
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Mercoledì 18 Giugno 2014, 15:58 - Ultimo aggiornamento: 20 Giugno, 09:49

Ha accostato l’autobus. E’ scesa per strada fumando una sigaretta, ha chiuso le porte e se ne andata senza dare spiegazioni. Lasciando a bordo i passeggeri allibiti che sono rimasti chiusi dentro al mezzo, in ostaggio, per quindici minuti.

E’ successo ieri sera, alle 22.15, al capolinea della stazione Termini, linea 92. A nulla sono valse le proteste dei malcapitati che hanno cominciato a battere le mani sui finestrini ed a urlare: l’autista si è dileguata e solo con l’intervento della polizia, e di altri addetti dell’Atac, i passeggeri sono riusciti a liberarsi.

L’episodio - l’ennesimo - che vede protagonisti autisti dell’Atac “fuori dal comune”, è stato raccontato da uno dei passeggeri che in questi giorni presenterà denuncia alla magistratura e all’Azienda capitolina.

«Ieri sera verso le 22.15 - racconta Paolo Franzì - insieme ad altri 3 passeggeri sono salito sull’autobus 92 alla stazione Termini. Dopo pochi minuti l’autista, una donna, è salita sull’autobus fumando, ha chiuso le porte ed è partita, fatti pochi metri ha fermato l’autobus dalla parte opposta della piazza, è scesa, ha chiuso le porte e se ne è andata, lasciando tutti noi nell’autobus. Abbiamo tentato di richiamare la sua attenzione chiamandola e sbattendo le mani sui finestrini, ma come se niente fosse ha fatto finta di niente e se ne è andata».

Per quasi un quarto d’ora i passeggeri sono rimasti segregati dentro al bus, senza poter uscire. Le porte erano chiuse ed era impossibile aprire dall’interno. «A quel punto - prosegue il passeggero -ho chiamato il 113, che ha fatto intervenire sul posto personale dell’Atac che hanno materialmente aperto le porte dell’autobus e ci hanno liberato».

Un altro clamoroso caso che vede come vittime passeggeri spesso vittime di disservizi: solo ieri il racconto di un ragazzo che sul tram della linea 14 trova un sedile completamente sporco di sangue, lo segnala e il macchinista gli dice di cambiare vettura.

Ma la lista è lunga: a marzo sulla linea 44 un autista bloccò il bus perché indispettito dalle proteste dei passeggeri che si lamentavano delle sue bestemmie al telefono. E sempre sulla stessa linea a dicembre un conducente lasciò i passeggeri in strada dopo aver litigato al cellulare con la fidanzata.