Atac, terremoto nel cda della società. Augello: «Si sono dimessi il dg Micheli e l'ad Brogi»

Atac, terremoto nel cda della società. Augello: «Si sono dimessi il dg Micheli e l'ad Brogi»
3 Minuti di Lettura
Mercoledì 30 Settembre 2015, 14:43 - Ultimo aggiornamento: 23:15

Terremoto in Atac. I vertici della municipalizzata romana, l'ad Danilo Broggi e il dg Francesco Micheli, annunciano le loro dimissioni, il primo al Cda che si è riunito oggi, il secondo all'azienda. L'addio di Micheli arriva dopo gli insistenti rumors di uno scontro con il neo-assessore ai Trasporti di Roma Stefano Esposito su una gara per l'acquisto di bus. Ma a quanto si apprende, a Palazzo Senatorio si spera che alla fine il direttore generale possa ripensarci e restare.

Oggi intanto Esposito ha incontrato il sindaco Ignazio Marino per un vertice sul preoccupante stato dei trasporti romani. «Procederemo molto velocemente al monitoraggio sui risultati conseguiti dal piano industriale dell'Atac - l'annuncio del Campidoglio - con particolare attenzione alla manutenzione dei mezzi di trasporto, sia in gomma che in ferro».

Ma Atac deve fare i conti anche con un'altra emergenza, quella delle aggressioni nei confronti di autisti: tre episodi si sono registrati negli ultimi cinque giorni. Proprio per contrastare il fenomeno, Esposito propone l'utilizzo «in maniera diffusa, e quindi anche sulle linee bus a rischio, la vigilanza interna».

L'assessore, poi, non usa mezzi termini nel parlare del trasporto pubblico: «Ho trovato una situazione disastrosa. Non mi aspettavo di trovare le infrastrutture così, è emergenza. La soluzione sono i 30 milioni di euro. Se il governo ci dà i soldi noi il giorno dopo dobbiamo poter fare gli affidamenti diretti». E poi aggiunge: «C'è l'Anac, c'è il prefetto. Mettano un battaglione di finanzieri a controllare...». «Stiamo lavorando io e il vicesindaco Causi con il Governo - conclude - per capire rapidamente come far saltare fuori i soldi». Altrimenti «siamo nelle mani di Dio...». «Se ci saranno ora gli interventi sulle infrastrutture richiederanno qualche sacrificio e qualche disagio: cioè chiusure serali della metro - annuncia -. Dovremmo chiudere la metro alle 21.30 e sabato e domenica limitarla per fare i lavori. Non si riuscirà sicuramente a far tutto per il Giubileo perchè servirebbero almeno 7 weekend pieni di cui non disponiamo ma potremmo fare ciò che serve a stare tranquilli e a farmi smettere di dire ogni mattina che ci vuole fortuna». Intanto l'Atac deve fare i conti con la dimissioni dei vertici.

L'amministratore delegato Danilo Broggi, il cui addio era nell'aria da tempo, resterà in carica fino all'approvazione del bilancio da parte dell'assemblea dei soci, prevista il 15 ottobre in prima convocazione e il 22 in seconda.

Il Cda in cui si presenta dimissionario, dà il via libera alla gara per la fornitura di due lotti di autobus, rispettivamente di 15 e 150 mezzi, da attuarsi con leasing finanziario. Poi, Broggi sale in Campidoglio per un incontro con Ignazio Marino. «L'importanza del monitoraggio e dell'eventuale rivisitazione del piano industriale Atac è collegata, fra l'altro, al fatto che finalmente, dopo anni, Roma Capitale ha stanziato un'ingente quantità di risorse che permetteranno all'azienda e alla città di risalire la china - sostengono il vicesindaco Causi e l'assessore Esposito -. Ogni decisione sulla governance di Atac verrà assunta dal sindaco Marino».

© RIPRODUZIONE RISERVATA