Rieti, altalene per disabili
"per una città più civile"
Inaugurazione nel Parco Angelucci

altalena
di Daniela Melone
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Venerdì 7 Agosto 2015, 17:58 - Ultimo aggiornamento: 18:44
RIETI - Da oggi Rieti è un po’ più amica dei bambini, anche di quelli diversamente abili. Nel parco pubblico di piazzale Angelucci il taglio del nastro di una delle quattro altalene destinate a chi si trova sulla sedia a rotelle (le altre sono nei parchi di via Liberato di Benedetto, al Coriandolo di viale Fassini e al Borgo). Un giorno bello per i tanti presenti, in prima fila Mariano Gatti, presidente di Atev, vigile in carrozzina e scrittore, che qualche settimana fa aveva annunciato l’arrivo dei parchi accessibili anche ai disabili. Il ricavato del suo ultimo libro “Poesie di donne e d’amore” (in vendita presso la Casa del Volontariato, per informazioni 347-9123072) servirà ad acquistare una quinta altalena. Proprio di Mariano Gatti fu l’idea dei parchi, un progetto nato nel 2006 dopo aver visto in altre parti d’Italia zone attrezzate anche per chi cammina su quattro ruote. Il Comune ha poi sposato l'idea e si è impegnato ad acquistare quattro altalene da destinare ad altrettanti parchi cittadini. L’iniziativa è stata possibile grazie ai fondi raccolti (16 mila euro circa) attraverso la donazione del 5x1000 per le attività sociali del Comune di Rieti nelle annualità 2012 – 2013. All’inaugurazione, intervenuti il sindaco Simone Petrangeli e gli assessori alle Politiche socio-sanitarie, all'Ambiente e alle Manutenzioni, Stefania Mariantoni, Carlo Ubertini e Alessandro Mezzetti. “E’ un giorno bello perché si realizza un progetto di civiltà”. Questo il commento di Paola Mariangeli della Casa del Volontariato di Rieti, sempre in prima fila nel portare avanti l’iniziativa insieme all'instancabile Gatti, che proprio alla Mariangeli e al suo staff si è affidato per promuovere, anche grazie alla collaborazione degli studenti reatini, eventi di raccolta fondi a sostegno delle altalene per disabili. Ad appoggiare economicamente il progetto anche l’Officina Ortopedica Primo Cecilia con Alessandro Cecilia che plaude a una città più civile, anche per chi da oggi potrà andare al parco come tutti i coetanei. Dati precisi su quanti siano però i bambini che potranno usufruire di queste altalene non ce ne sono. “Chiediamo da tempo alla Asl – commenta l’assessore Stefania Mariantoni – una banca dati sull’handicap, ma al momento è tutto in formato cartaceo. Stiamo avviando il portale sociale che avrà al suo interno una banca dati con la mappatura di tutti i 25 comuni e allora potremmo avere delle risposte più precise”. Per Umberto Germani, presente con il suo centro Riah, si tratta di un atto di estrema attenzione al problema della disabilità. “Dimostrare interesse per queste tematiche - commenta Germani - è di certo apprezzato e di stimolo a continuare su questa strada per diventare una città sempre più civile. Tra i passi importanti ancora da compiere c’è l’inserimento sociale dei ragazzi che terminano il ciclo riabilitativo e che rischiano di non avere un futuro”. Altro tema affrontato, sollevato da Elenio Giovannelli, a capo dell’Associazione Reatina Famiglie Portatori di Handicap, il discorso del “Dopo di noi” e di cosa succede quando ad un figlio con disabilità viene a mancare un genitore. “Sembra – dice Giovannelli – che l’Amministrazione sia vicina ai disabili, ma resta ancora molto da fare. Ci aspettiamo ora ulteriori passi in avanti sul discorso, fondamentale, del dopo di noi”.