Renzi: «Dal 2016 via la Tasi, poi interventi su Irpef e pensioni»

Renzi: «Dal 2016 via la Tasi, poi interventi su Irpef e pensioni»
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Sabato 18 Luglio 2015, 12:09 - Ultimo aggiornamento: 19 Luglio, 10:25
Renzi sale sul palco dell'Assemblea Pd e annuncia una rivoluzione del fisco. «Dal 2016 via la tassa sulla prima casa (Tasi, ndr)». «Se continueremo a tenere in pista il cantiere delle riforme, come credo, nel 2016 faremo una sforbiciata delle tasse che proseguirà nel 2017-18 in maniera puntuale - ha aggiunto il premier - Per 5 anni avremo un impegno di riduzione delle tasse che non ha paragoni nella storia repubblicana di questo paese. Una rivoluzione copernicana, senza aumentare il debito».



Una «riduzione delle tasse che non ha paragoni nella storia del Paese», per dirla con Renzi «daremo il messaggio che il Pd non è più il partito delle tasse». «Nel 2017 ci sarà un intervento Ires e Irap e nel 2018 interventi sugli scaglioni Irpef e sulle pensioni». Questa la «rivoluzione copernicana» per la riduzione delle tasse.



Secondo le prime stime la riduzione di tasse annunciata porterà a un calo di 45 miliardi in 3 anni: 5 miliardi nel 2016, 20 nel 2017 e 20 nel 2018. Lo si apprende da fonti di governo che, a margine dell'assemblea Pd, spiegano che le cifre si ottengono sommando i vari interventi programmati dal premier.



Unioni civili



Il secondo annuncio arriva sulle unioni civili che, dice Renzi «saranno legge entro l'anno». «La discussione può essere fatta insieme al gruppo della Camera in modo che alla Camera la lettura sia confermativa e si possa definitivamente approvare entro l'anno la legge sulle unioni civili».





Le riforme

«Sette mesi fa eravamo preoccupati che le riforme potessero essere bloccate nella palude - ha spiegato Renzi in apertura del suo intervento - non sono qui a dirvi che sono state sbloccate ma che grazie a quelle riforme l'economia si è rimessa in moto e adesso è il momento di fare il salto di qualità e siamo in grado di farlo».



Il ringraziamento va al Pd che ha «permesso al Paese di ripartire - ha spiegato Renzi - Ciò che abbiamo fatto con nostri deputati e senatori in un arco di tempo abbastanza limitato è particolarmente degno di onore. Lo dimostrano i numeri crudi di questi giorni e delle ultime ore sono spesso oscurati dalla grancassa del disfattismo cosmico».



No al «disfattismo cosmico», dice Renzi, che troppo spesso oscura «i numeri di questi giorni». «La riforma della Pubblica amministrazione entro il 7 agosto avrà la lettura definitiva in Senato», ha annunciato Renzi all'assemblea Pd. A settembre, invece «dobbiamo chiudere al Senato la riforma costituzionale, prima della legge di stabilità».



Italia forte in Europa

L'Italia è «una colonna portante dell'Europa non lo zimbello - ha spiegato Renzi - L'Italia è debole solo nel racconto autoflagellante di se stessa».



Ma è pur vero che «Dobbiamo anche avere il coraggio di dire che questa Europa così com'è non va - ha ammesso Renzi - Abbiamo trasformato l'Europa in matrigna, in un terribile ingranaggio burocratico dove si rischia di perdere l'anima. Andare in Europa significa andare in quel triste palazzone di Bruxelles e invece dovrebbe voler dire scendere nelle nostre strade, nelle nostre città nei nostri musei». Lo schema di «subalternità culturale con l'Europa» secondo il premier, è da superare.



Per quanto riguarda il debito, «dal 2016 l'Italia continuerà a rispettare» i parametri europei: «niente colpi a sorpresa. Il problema che riguarda l'Italia e va tenuto sotto controllo è il debito. Rispetteremo i parametri nei prossimi tre anni perchè non vogliamo che la curva del debito continui a crescere».





Terrorismo all'ordine del giorno

«Nelle prossime ore a nome del Pd rivolgerò un appello alle altre forze politiche per un tavolo di lavoro congiunto contro il terrorismo internazionale - ha annunciato Renzi - perchè si possa avere condivisione anzichè usare le questioni di sicurezza nazionale per litigare nella politica interna».



L'accordo Whirlpool

«Venerdì 24 a Palazzo Chigi gli operai di Whirlpool entreranno a firmare l'accordo che salverà quella azienda», ha annunciato Renzi.
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