I PRECEDENTI
I numeri si confondono. E i precedenti parlano chiaro. Sergio De Gregorio e Alberto Tedesco, uno senatore del Pdl e l’altro del Pd, sono stati dichiarati decaduti in Giunta ma poi salvati in aula. Stessa buona sorte toccherà al Cavaliere che ha già sguinzagliato Verdini e altri esperti di scouting? L’aiuto del Caimano Beppe al Caimano Silvio (doppio copyright di Eugenio Scalfari) farebbe precipitare immediatamente la situazione e significherebbe urne subito e le urne le vogliono proprio quei due. Questa ipotesi di complottone impazza non solo su Twitter ma anche nelle stanze della politica e in questa trama vera, immaginata o supposta, c’è chi vede coinvolti alcuni deputati renziani, i più hard. A loro volta vogliosi di urne perchè Matteo più governa Letta e più si logora nonostante abbia detto di voler pensare soltanto alla conquista del partito.
Nessuno si fida di nessuno, tutti sospettano di tutti. E comunque, ecco che cosa dice il senatore Francesco Giro, autore e finanziatore del manifesto cult («Silvio non mollare») che è quello che ha scatenato la furbizia o la tonteria di Crimi che ridà fiato ai berluscones: «I grillini hanno tutto l’interesse a votare con noi», assicura Giro. Cioè subito e cioè con il Porcellum, adorato sia dal Cavaliere sia dal comico, anche se sono proprio i pentastelluti - sapendo che non la avranno - quelli che chiedono più fortemente la votazione palese in aula, così nessuno può fingere e tramare.
Ma nella corte di Berlusconi, ieri sera girava questa battuta: «I vecchi amici si vedono al momento del bisogno». E Silvio ha sempre considerato Grillo «un genio» e, «in fondo, una brava persona».
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