Campania, ribaltone De Mita: l'Udc si schiera all'ultimo con il Pd De Luca

Campania, ribaltone De Mita: l'Udc si schiera all'ultimo con il Pd De Luca
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Domenica 3 Maggio 2015, 13:08 - Ultimo aggiornamento: 4 Maggio, 10:22

Uno strappo last minute maturato nel giro di ventiquattro ore e perfezionato sul filo di lana quando la lista dell'Udc è stata presentata, per ultima, poco prima della scadenza delle 12. Un colpo di scena targato Ciriaco De Mita, quello che ha caratterizzato l'ultimo giorno utile per presentare liste e simboli per le prossime Regionali campane.

Con la benedizione del segretario nazionale Lorenzo Cesa, l'Udc lascia l'alleato Caldoro per abbracciare lo sfidante del Pd Vincenzo De Luca: la conseguenza è un partito dilaniato dalle polemiche e dagli addii.

Come una squadra di calcio rivoltata come un calzino nell'ultimo giorno di mercato, l'Udc saluta un big locale come l'assessore regionale uscente Pasquale Sommese, che trova posto nell'Ncd, e l'uscente Mocerino (che si candida con la lista Caldoro presidente) e li rimpiazza con l'ex Pd e responsabile Bruno Cesario, già sottosegretario nell'ultimo governo Berlusconi, che capeggia la lista a Napoli. Restano con De Mita i consiglieri uscenti Iacolare e Consoli.

Con De Luca si schierano Cobellis e Vessella Pisacane. Ma la mossa crea scompiglio anche nel Pd, dove più di qualcuno storce il naso e il deputato Guglielmo Vaccaro, in disaccordo con la candidatura di De Luca, annuncia il passaggio al Gruppo Misto. «Non ho stretto patti con nessuno, e come è noto non avrò padrini né padroni», la replica di De Luca alle polemiche. Mentre Caldoro minimizza e parla di ribaltino all'insegna dell'incoerenza.

Il protagonista è l'87/enne leader di Nusco. Una decisione spiazzante, quella di Ciriaco De Mita, e che manda in fumo il progetto di Area Popolare. Il mancato accordo con Ncd per la presentazione di liste unitarie non lasciava comunque presagire il clamoroso cambio di rotta dei centristi. Anzi i rumors di un'intesa raggiunta con Caldoro riferivano anche della possibilità che Antonia De Mita, primogenita di Ciriaco, potesse essere chiamata a far parte della futura giunta Caldoro come vice-presidente.

Ma tra i motivi che avrebbero spinto De Mita a cambiare alleanza, ci sarebbero non solo diverse vedute politiche ma anche i dissapori maturati con alcuni suoi ex sodali come Pasquale Sommese e soprattutto con Pietro Foglia, presidente del Consiglio regionale ed ex fedelissimo.

Sei i candidati alla presidenza: oltre Caldoro e De Luca, la grillina Valeria Ciarambino, il vendoliano Salvatore Vozza (Sinistra al lavoro), Marco Esposito (Mo!) e Forza Nuova con Michele Giliberti (Forza Nuova).

Tra le candidature non mancano le curiosità, tra cambi di casacca e new entry. Come la disfida dei generali. Dell'esercito, Carmine De Pascale, quello che guida la lista De Luca presidente, già al comando del Fod. Dei carabinieri il generale Giorgio Piccirillo, già vicecomandante generale dell'Arma e direttore dell'Aisi, schierato con Caldoro nelle liste di Ncd.

Tra i volti noti spiccano la conduttrice televisiva Eleonora Brigliadori (Verdi) e Alessandra Mussolini, capolista di Forza Italia che mette in campo anche l'uscente Sandra Lonardo Mastella. Con De Luca anche l'ex senatore di Forza Italia Franco Malvano e l'ex Udeur Tommaso Barbato.