«Certo non si comprende - sostiene il Codacons nella denuncia - cosa ci facesse il compagno della Boldrini su un volo di Stato per una cerimonia cui erano stati invitati esclusivamente capi di Stato e di Governo. Ma soprattutto a spese di chi». Il Codacons ha dunque chiesto alla procura e alla Corte dei conti di accertare se «possano configurarsi sprechi di denaro pubblico a danno della collettività e conseguentemente sanzionare le eventuali scelte dannose per la collettività stessa ivi comprese le ipotesi di illeciti fonte di danno erariale, e di predisporre tutti i controlli necessari per accertare e verificare se nei fatti esposti possano celarsi fattispecie penalmente rilevanti, ivi compreso quello di utilizzo illegittimo di fondi e/o risorse pubbliche».
«Le risposte sul presunto sessismo fornite dal presidente della Camera a chi in queste ore l'ha criticata, appaiono obiettivamente inaccettabili, soprattutto se si considera che in passato altri esponenti istituzionali di sesso maschile furono denunciati per situazioni assolutamente identiche - spiega il presidente Carlo Rienzi - Ora si dovrà verificare se vi siano stati costi a carico della collettività legati alla presenza su un volo di Stato del compagno della Boldrini e, in tal caso, il presidente della Camera e il suo fidanzato saranno chiamati a risarcire personalmente i cittadini».
Le replica della Boldrini.
Un esposto basato «su presupposti totalmente errati»: così Roberto Natale, portavoce di Laura Boldrini, replica al Codacons in merito alla partecipazione della presidente della Camera alla cerimonia a Johannesburg in onore di Nelson Mandela. Tre le falsità, secondo Natale: la non titolarità della Boldrini a partecipare alla celebrazione; la scorrettezza della presenza del suo compagno; e, «più grave», la similitudine con le vicende Mastella e Berlusconi.
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