"Indossa una gonna per Ozgecan", così recita su twitter l’hashtag partito dall’Azerbaigian per protestare contro l’omicidio di Ozgecan Aslan, la ventenne turca che era rimasta l’ultima passeggera sull’autobus e ha dovuto lottare contro lo stupro prima di essere uccisa e poi bruciata a Mersin.
La rivolta sta andando avanti da giorni e ora in Azerbaigian, paese dalla forte impronta tradizionalista, è partita la campagna tra gli uomini che si stanno fotografando in minigonna per ricordare Ozgecan e per denunciare la violenza contro le donne.
E’ l’eterno dibattito che divide chi afferma che indossare un capo di abbigliamento non può essere alla base di una violenza e chi dice che la malcapitata non può non aspettarselo e in sostanza “se l’è andata a cercare”. “Ma cosa volete ottenere?”, “Sono proteste efficaci forse in Europa, non qui”. Ci sono anche utenti, donne e uomini, che rispondono così alle foto dei maschi azeri in gonnella con le facce dure e serissime.