L'accordo con l'Aeia. «Abbiamo raggiunto un'intesa bilaterale con l'Agenzia basata sul nuovo approccio del governo», ha detto Salehi. Riferendosi alla dichiarazione operativa fra Iran e Aiea, il capo dell'ente atomico iraniano ha sottolineato che la Repubblica islamica non era tenuta a firmarla in base agli impegni internazionali esistenti e quindi va considerata un gesto di «buona volontà». Già nei giorni scorsi indiscrezioni aveva previsto però che l'intesa non avrebbe riguardato per ora ispezioni alla controversa base militare convenzionale di Parchin. L'accordo riguarda anche «ispezioni» alla controversa centrale atomica ad acqua pesante di Arak, come riferisce l'agenzia Isna riferendosi implicitamente all'impianto potenzialmente utile alla costruzione di bombe atomiche. Salehi ha annunciato che l'intesa riguarda anche la miniera di uranio di Golchin ed è stata autorizzata dal Supremo consiglio per la sicurezza nazionale iraniano.
Ginevra, trattative aggiornate al 20 novembre. Un'intesa sul nucleare iraniano con Teheran «può proteggere Israele» e tra Washington e lo Stato ebraico «c'è un contatto continuo», ha detto il segretario di Stato Usa, John Kerry, sottolineando che gli Stati Uniti «difenderanno gli alleati nella regione contro qualsiasi minaccia». Sul dossier nucleare di Teheran sono «stati fatti progressi concreti ma alcuni problemi rimangono: i 5+1 e l'Iran riprenderanno le trattative il 20 novembre». Lo ha annunciato l'Alto rappresentante della politica estera Ue, Catherine Ashton, in conferenza stampa con il ministro iraniano Javad Zarif al termine dei colloqui a Ginevra. Il ministro degli Esteri francese, Laurent Fabius, ha detto stamane che le grandi potenze non sono «lontane da un accordo» con Teheran sul nucleare iraniano, anche se restano interrogativi nel negoziato. «Non siamo lontani da un accordo con gli iraniani - ha detto Fabius alla radio Europe 1 - ma non ci siamo ancora arrivati». Le grandi potenze sono «totalmente d'accordo» sui termini del negoziato - ha aggiunto il ministro degli Esteri francese - e la Francia non è «nè isolata nè accodata» in questa trattativa.
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