Mandela, l'interprete per i sordomuti "impazzito": «Ho avuto un attacco di schizofrenia»

Mandela, l'interprete per i sordomuti "impazzito": «Ho avuto un attacco di schizofrenia»
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Giovedì 12 Dicembre 2013, 09:23 - Ultimo aggiornamento: 15 Dicembre, 09:07

L'uomo accusato di aver usato un linguaggio dei segni fasullo mentre faceva da interprete alla commemorazione di Nelson Mandela ha raccontato alla stampa di aver sofferto di un attacco di schizofrenia durante la cerimonia.

«Ho fatto da interprete a molte conferenze. Mai hanno detto che ho sbagliato», ha dichiarato il 34enne Thamsanqa Jantjie al quotidiano «The Star». L'uomo ha affermato di essere qualificato professionalmente come interprete, ma che è attualmente in cura «per schizofrenia». Ha spiegato di aver sofferto di un attacco di schizofrenia durante la cerimonia: «non c'era nulla che potessi fare, ero da solo in una situazione pericolosa. Ho cercato di controllarmi e non far vedere al mondo cosa stava succedendo».

«Ho visto entrare gli angeli dentro lo stadio», ha aggiunto l'uomo, che dice di soffrire di allucinazioni sonore e visive. «Se ho offeso qualcuno, per favore perdonatemi», ha concluso Dyantyi, dipendente della sudafricana SA Interpreters. I titolari dell'agenzia che ha fornito l'interprete del linguaggio dei segni per l'organizzazione della cerimonia commemorativa di martedì per Neslon Mandela sono «scomparsi».

Lo riferiscono le autorità sudafricane, secondo quanto riporta la Bbc.

La vicenda ha creato forte indignazione nella comunità dei sordi sudafricani, secondo la quale la traduzione era una incomprensibile parodia del linguaggio dei segni. Il caso ha provocato inoltre imbarazzo nel governo sudafricano ed è stato stigmatizzato dalla Casa Bianca, dato che Jantjie aveva «tradotto» anche il discorso del presidente Barack Obama. «È una vergogna che una cerimonia dedicata ad onorare la vita e a celebrare l'eredità di uno dei grandi leader del ventesimo secolo sia stata distratta da questa e altre vicende», ha detto il portavoce della Casa Bianca Josh Earnest. Il governo sudafricano ha aperto una inchiesta interna sulla scelta di Jantjie, ingaggiato attraverso una società d'interpreti.

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