Dieudonné indagato apologia del terrorismo. Il post su Fb: «Je suis Charlie Coulibaly»

Dieudonné indagato apologia del terrorismo. Il post su Fb: «Je suis Charlie Coulibaly»
di Redazione Web
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Lunedì 12 Gennaio 2015, 16:08 - Ultimo aggiornamento: 13 Gennaio, 09:15
Il tribunale di Parigi ha aperto un'inchiesta nei confronti del comico Dieudonné per "apologia del terrorismo". Il controverso showman, già finito all'onore delle cronache altre volte per le sue dichiarazioni antisemite, dopo aver partecipato alla marcia di domenica a Parigi, ha scritto su Facebook un post in cui dichiarava di sentirsi "Charlie Coulibaly", unendo quindi l'ormai famoso adagio "Je suis Charlie" al nome del terrorista che ha sequestrato i clienti del market kosher.



A denunciare le dichiarazioni "abiette" di Dieudonné il ministro dell'Interno Bernard Cazeneuve. Il post pubblicato da Dieudonné è stato poi cancellato, ma troppo tardi: era già finito sui social.



Dieudonné non è l'unico ad essere finito nei guai per dichiarazioni sulla strage di Parigi: oggi a Nizza e Strasburgo si svolgeranno due processi a carico di due uomini accusati di apologia di terrorismo.



A Nizza un uomo sarà giudicato per direttissima per aver urlato venerdì a un gruppo di poliziotti «100% Kouachi». A Strasburgo invece la prima udienza a carico di un trentenne che aveva pubblicato su Facebook una foto di un kalashnikov posato per terra e circondato da messaggi di gioia, con riferimento all'assalto al settimanale satirico. La giustizia francese ha annunciato massima severità nelle pene per questo tipo di reati, che potranno andare fino all'arresto.«
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