Vaccini, l'Aifa: test negativi. Ma c'è una terza morta sospetta a Roma: in tutto sono 19

Vaccini, l'Aifa: test negativi. Ma c'è una terza morta sospetta a Roma: in tutto sono 19
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Lunedì 1 Dicembre 2014, 12:31 - Ultimo aggiornamento: 2 Dicembre, 16:10

Ancora casi di morti sospette dopo la somministrazione di un vaccino anti-influenza. Un terzo decesso si registra a Roma. Si tratta di un novantenne trovato privo di vita nel bagno della propria abitazione dalla badante nel week end. In tutto i casi segnalati nel Paese sono 18 per 8 lotti di farmaco.

Roma La procura di Roma, così come per gli altri due decessi avvenuti nella Capitale, procede per omicidio colposo contro ignoti. Per i tre anziani i pm Giovanni Battista Bertolini ed Alberto Galanti hanno disposto le autopsie. Queste dovranno accertare eventuali legami tra i decessi e l'assunzione del vaccino.

L'Aifa L'Istituto Superiore di Sanità e l'Agenzia Italiana del Farmaco comunicano intanto che le prime analisi effettuate sui vaccini antinfluenzali, appartenenti ai lotti bloccati dell'AIFA, risultano completamente negative. Confermata la sicurezza del vaccino antinfluenzale ed esclusa la presenza di endotossine e hanno mostrato che nei lotti risulta conforme l'aspetto e il contenuto in antigene del vaccino del virus dell'influenza.

Lorenzin «Il caso che si sta verificando è tutto da accertare: abbiamo avviato un'azione di precauzione voluta dalla nostra agenzia regolatoria dopo alcune segnalazioni sospette». Così il ministro della Salute Beatrice Lorenzin, arrivando al Consiglio Ue sulla sanità, ribadisce che sulla vicenda dei vaccini «ad oggi non c'è alcuna evidenza scientifica».

Lorenzin lancia poi l'allarme su quanto gira in questi giorni sulla rete: sul web - dice - si stanno portando avanti campagne non scientifiche contro la salute dei bambini.

Bologna Una donna di 72 anni è morta ieri al policlinico S.Orsola di Bologna dopo aver fatto lunedì scorso un vaccino influenzale che non era della Novartis, l'azienda produttrice dei lotti sequestrati. Sulle cause del decesso sono stati disposti accertamenti. Lo riferisce il Resto del Carlino. L'anziana, Dolorina Atzori, si era recata con la sorella Felicita dal proprio medico per sottoporsi al vaccino. «Lo facciamo ogni anno - ha raccontato la sorella - anche perché Dolorina era diabetica e faceva tre insuline al giorno».

Il caso di Bologna. Il procuratore aggiunto Valter Giovannini, coordinatore del gruppo "sanità pubblica" della procura di Bologna, ha inviato all'ospedale Sant'Orsola i carabinieri del Nas ad acquisire la cartella clinica di Dolorina Atzori. Obiettivo: capire meglio le condizioni generali della donna morta a 72 anni, dopo che lunedì scorso aveva fatto un vaccino antinfluenzale.

Il giorno successivo la donna, ex bidella che non era sposata e viveva da sola a San Lazzaro di Savena, alle porte del capoluogo, si è svegliata con il viso gonfio e un'evidente eruzione cutanea, ed è stata accompagnata al pronto soccorso del S.Orsola, dove non ha riferito dell'iniezione. Dopo la visita, una puntura e la prescrizione di una pomata è tornata a casa: le sue condizioni hanno continuato a peggiorare e sabato la guardia medica ha disposto il suo trasporto all'ospedale, dove ieri è deceduta. «Vogliamo capire cos'è successo - dice la sorella - Prima di fare il vaccino mia sorella stava bene e adesso non c'è più».

I medici. No alle vaccinazioni finché le istituzioni nonprendono una posizione ufficiale. È netta la posizione dello Snami, il sindacato nazionale autonomo dei medici italiani. «Chiediamo a gran voce - afferma il presidente Angelo Testa - che il Ministro Beatrice Lorenzin si pronunci sul da farsi per la campagna vaccinale antinfluenzale che evidenzia un alto numero, sicuramente destinato all'aumento, di morti sospette. Il "Continuate a vaccinare" elencando i pro della vaccinazione, che peraltro conosciamo benissimo, è inaccettabile per dei professionisti come Noi e per i nostri assistiti, in mancanza di una correlata nota ministeriale ufficiale, sintesi di una valutazione seria e approfondita».

«La psicosi da vaccinazione - aggiunge il segretario Gianfranco Breccia - è comunque in atto. Allora perché non sospendere in via cautelativa e per un brevissimo periodo la vaccinazione antinfluenzale e dopo una verifica seria ed accurata di quello che sta succedendo, riprendere a vaccinare se si è trattato solo di sfortunate coincidenze?».

Salme riesumate. La Procura di Prato ha notificato gli atti utili a disporre l'autopsia sul cadavere di Loriano Gori, l'89enne pratese morto martedì scorso e già sepolto al cimitero di Maliseti, alla periferia della città. L'autopsia, per la quale sarà necessario riesumare il corpo, sarà utile a comprendere se ci sono nessi causali tra il decesso dell'uomo e l'assunzione del vaccino antinfluenzale. La riesumazione sarà effettuata oggi pomeriggio o, al più tardi domani mattina.

Sarà riesumata la salma dell'89enne, Genoveffa Giovina Bellisario, deceduta lo scorso mercoledì a Frisa (Chieti) a 24 ore dalla vaccinazione con uno dei lotti di Fluad segnalati dall'Aifa. Lo ha stabilito il pm Anna Benigni che ha nominato consulente Adriano Tagliabracci dell'Istituto di Medicina legale di Ancona che giurerà domani. La procura di Lanciano, che giudica la riesumazione un «atto doveroso» più che dovuto, ha aperto un'inchiesta. Ieri i Carabinieri hanno sequestrato la siringa.

Marino «Io mi sono vaccinato con il Fluad e sono qui per raccontarlo». Così il sindaco di Roma, Ignazio Marino, a margine dell'inaugurazione della Casa della Salute Prati-Trionfale, in merito alla vicenda del vaccino antinfluenzale sospettato di avere ucciso pazienti in tutta Italia. «È evidente che é una questione che richiede un approfondimento scientifico molto accurato. Io personalmente posso dire che negli ultimi quattro giorni ho fatto sei differenti vaccini: quello per l'influenza, quello per il tetano, per la pertosse, tutti i richiami che dovevo fare perché scadevano dopo 10 anni. Io credo nel valore di una medicina moderna, basata sulla vaccinazione. Certamente - ha aggiunto il primo cittadino - questi sono fatti molto gravi che devono essere approfonditi da una commissione di esperti».