Unioni civili, Cirinnà: «Si lavora a modifiche, ma non meno diritti»

Unioni civili, Cirinnà: «Si lavora a modifiche, ma non meno diritti»
2 Minuti di Lettura
Venerdì 28 Agosto 2015, 18:19 - Ultimo aggiornamento: 29 Agosto, 08:57
«È vero che si sta lavorando ad ipotesi di modifica, ma non è detto che siano modifiche a ribasso. Accetterò qualche modifica all'art.1 e 3 che invece che citare gli articoli del codice civile» che fanno riferimento al matrimonio «avrà un elenco di diritti».



Lo afferma Monica Cirinnà, senatrice del Pd e relatrice del ddl sulle unioni civili, a Radio Popolare. «Nessuna grande riforma si fa chiudendo la porta in faccia a qualcuno - aggiunge la senatrice Pd - «Credo che un'interpretazione basata solo su chiacchiere e romanzi sui giornali d'agosto non sia un' informazione corretta da dare. Il luogo per le modifiche è la commissione Giustizia», spiega Cirinnà, precisando che «togliere pezzi» dal testo base non significa «levare diritti».



E sui tempi Cirinnà si dice «certa che rispetteremo i tempi dati da Renzi, il lavoro ormai è fatto, manca semplicemente questa piccola parte relativa ad una distinzione ulteriore con il matrimonio» laddove del resto, «tutti sanno che» le unioni civili «non sono un matrimonio». Poi, sottolinea la senatrice Dem, «bisognerà capire come si esce dall'ostruzionismo, io sono disposta ad andare in Aula senza mandato alla relatrice».



E ai microfoni di Radio Popolare interviene anche il vicecapogruppo Pd al Senato Giorgio Tonini, che sottolinea: «Il testo Cirinnà è il testo base ma abbiamo sempre detto che c'è piena disponibilità del Pd a lavorare per migliorare il testo e se serve, chiarire questa distinzione tra i diritti per gli omosessuali» nelle unioni civili e il matrimonio.
Su questo «un accordo si può fare. Su altre cose che ci vengono richieste abbiamo detto sempre no, sul riconoscimento di diritti individuali e basta, ad esempio, non siamo d'accordo», conclude Tonini.
© RIPRODUZIONE RISERVATA