Raffaele Pennacchio, 55 anni, l'uomo morto ieri a Roma dopo l'incontro con il Governo, era un medico malato di Sla. Proveniva da Macerata Campania, in provincia di Caserta e da uomo e da medico credeva fermamente nel rispetto della dignità del malato e nella possibilità di assistere i malati gravi e gravissimi nelle loro abitazioni. Per questo si era speso senza riserve e con enorme dispendio di energie per sostenere il progetto 'Restare a casà del Comitato 16 novembre onlus.
«Domani parto per Roma, non ci sentiremo per qualche giorno», scriveva domenica su Facebook. Medico in pensione, sposato (anche la moglie è medico) e con due figli di 20 e 19 anni, Pennacchio - scriveva sul social network - aveva lavorato alla Asl di Caserta ed era specializzato in Tecniche semeiologiche speciali chirurgiche.
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