Procura Milano, Bruti Liberati "licenzia" Robledo: revocata delega di capo dell'anti-corruzione

Procura Milano, Bruti Liberati "licenzia" Robledo: revocata delega di capo dell'anti-corruzione
di Claudia Guasco
2 Minuti di Lettura
Venerdì 3 Ottobre 2014, 13:15 - Ultimo aggiornamento: 4 Ottobre, 13:05
MILANO - Con un provvedimento motivato di una decina di pagine, il capo della procura di Milano Edmondo Bruti Liberati ha sollevato il suo aggiunto Alfredo Robledo dal ruolo di capo del pool anti corruzione. E' l'ultimo atto di uno scontro che da mesi divide i vertici della Procura milanese. Bruti Liberati contesta a Robledo alcune lacune su vecchie indagini, come quella sui derivati, accusando in questo caso Robledo di non aver passato il fascicolo con l'imputazione di truffa al dipartimento dei reati finanziari coordinati dal procuratore aggiunto Francesco Greco. Le altre contestazioni riguaradano l'inchiesta sul San Raffaele e quelle sull'Expo.



Robledo ha ricevuto stamane il provvedimento e poco fa, nei corridoi del palazzo di giustizia, non ha commentato la notizia. Ma si mostrava sorridente e sereno, determinato a contrattaccare sia al Csm che al Consiglio giudiziario di Milano. Bruti gli ha revocato la delega dell’intero dipartimento e l'ha assegnata provvisoriamente al pool Esecuzione delle pene. La circolare del capo della Procura stabilisce che sarà lo stesso Bruti ad assumere la delega su tutte le inchieste di corruzione in via provvisoria: oltre a coordinare i fascioli su Expo, come gia' disposto durante l'estate con la creazione della cosiddetta "Area omogenea", si occupera' anche di tutte le indagini su qualunque reato contro la Pubblica amministrazione. Il procuratore aggiunto Nunzia Gatto diventa inoltre capo del pool Ambiente e salute al posto del collega Nicola Cerrato, per il quale è scaduto il termine massimo di permanenza nel ruolo di dirigente, e Robledo viene provvisoriamente collocato da Bruti al posto della Gatto. Il provvedimento di Bruti sottolinea che Robledo potrà mantenere soltanto i fascicoli di cui è direttamente titolare.



«Sono io il procuratore e visti i contrasti che ci sono stati ho deciso di prendere questo provvedimento per risolvere questa situazione», ha spiegato il procuratore della Repubblica di Milano. Bruti Liberati ha chiarito che dopo la situazione che si era creata con gli esposti di Robledo al Csm, «visti i contrasti che ci sono stati ho deciso di prendere un provvedimento e di risolvere questa situazione». Il procuratore ha spiegato di avere inviato il suo provvedimento al Csm e in merito alle motivazioni della decisione si è limitato a dire che «i problemi sono quelli della gestione generale dell'ufficio», ossia del dipartimento anti-corruzione che era guidato fino a ieri da Robledo.