Contro il decreto insorgono i sindacati Fp-Cgil, Cisl-Fp e Uil-Pa, che hanno subito chiesto un incontro urgente al ministro dell'Interno, Angelino Alfano. «In un momento di massima emergenza in materia di gestione dell'immigrazione e della sicurezza - attaccano - il governo pensa di chiudere 23 prefetture. Un arretramento inaccettabile dello Stato dal territorio, che rischia di lasciare nel caos cittadini e lavoratori».
Le organizzazioni annunciano quindi una mobilitazione per contestare il provvedimento. «Martedì 22 settembre - informano - faremo assemblee in contemporanea in tutte e 23 le prefetture a rischio chiusura, invitando parlamentari e politici locali e sensibilizzando organi di informazione, opinione pubblica e cittadini». Proteste arrivano anche dai politici. Per il sottosegretario alla Difesa, Gioacchino Alfano (Ncd), «sarebbe il caso di continuare la riflessione tenendo presente le sedi storiche e quelle delle aree interne come nel caso di Benevento. In ogni caso, è necessario un indennizzo ai territori».
L'eurodeputato di Forza Italia Alberto Cirio lamenta che «il Piemonte paga un prezzo troppo alto nella proposta di accorpamento delle Prefetture: tre soppressioni - conclude - tre pezzi di Stato che vanno via con disagi notevoli per i cittadini, come già accaduto per la chiusura dei tribunali».
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