Pedofilia, ex parroco Casalborsetti non è più prete: dispensa del Vaticano dopo accuse

Pedofilia, ex parroco Casalborsetti non è più prete: dispensa del Vaticano dopo accuse
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Lunedì 11 Maggio 2015, 19:27 - Ultimo aggiornamento: 12 Maggio, 12:20
Giovanni Desio non è più prete. Per l'ex parroco di Casalborsetti, sul litorale ravennate, imputato per avere fatto sesso con alcuni minorenni, la Santa Sede ha trasmesso alla Diocesi di Ravenna il decreto della congregazione per la Dottrina della Fede mediante il quale lo ha dimesso dallo stato clericale e contemporaneamente gli ha dato la dispensa dal celibato.



Su disposizione della Santa Sede - si legge in una nota della archidiocesi ravennate - il provvedimento canonico è stato consegnato direttamente dall'arcivescovo Lorenzo Ghizzoni nelle mani dell'interessato qualche giorno fa. L'invito dell'arcivescovo ai sacerdoti e ai fedeli - ha concluso la nota - è di pregare perchè i tempi della pena e della cura siano efficaci e portino davvero a un rinnovamento e a una guarigione profonda.



Dal punto di vista tecnico, la decisione non è impugnabile e può essere scavalcata solo da atti di clemenza. Desio, 53 anni, nato a Milano ma residente a Saronno (Varese) era stato sospeso a divinis poco dopo essere stato arrestato dalla polizia nell'aprile dell'anno scorso. Il Pm Isabella Cavallari che coordinava le indagini della squadra Mobile, ha già chiesto per lui nove anni di carcere in abbreviato.



La sentenza è attesa per venerdì. 'Zio John', come lo chiamavano i suoi fedelissimi, è accusato di atti sessuali con minori e di adescamento per avere fatto sesso tra il 2010 e il 2014 con alcuni ragazzini tra gli 11 e i 15 anni a lui affidati dai familiari. Ma anche di violenza sessuale per avere millantato qualifiche infermieristiche al fine di visitare un paio di giovani. Da ultimo c'è la sostituzione di persona per avere usato un profilo Facebook di un minore (di cui aveva le password) per rilanciare la propria immagine dopo un volo nel canale del paese con il suo suv Bmw nuovo da 35 mila euro e un tasso alcolemico di quasi quattro volte i limiti.



Quattro i giovanissimi individuati dalla Procura tra le parti offese: sono delle province di Ravenna, Bergamo e Treviso.
Il 53enne, difeso dall'avvocato Battista Cavassi, dopo sette mesi di carcere a Forlì, si trova da mesi in un apposito centro di recupero della provincia di Perugia.
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