Parroco arrestato, minorenni confermano rapporti sessuali

Parroco arrestato, minorenni confermano rapporti sessuali
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Lunedì 14 Luglio 2014, 19:19 - Ultimo aggiornamento: 15 Luglio, 19:41

I primi, ascoltati in mattinata in Tribunale in un contesto protetto, hanno in buona sostanza confermato di avere avuto rapporti sessuali con il loro prete. Ma saranno in totale una decina i minorenni (tutti tra i 14 e i 16 anni) che verranno ascoltati tra oggi e giovedì nell'ambito dell'incidente probatorio chiesto per don Giovanni Desio, o «don John» come lo chiamavano i suoi fedeli, ex parroco di Casalborsetti, sul litorale ravennate, 52 anni, originario di Milano, e per 13 anni alla guida della parrocchia rivierasca.

Fino a inizio dell'aprile scorso, quando era stato arrestato in canonica dalla squadra Mobile per adescamento e atti sessuali con ragazzini di 14 e 15 anni. Due, delle province di Ravenna e Bergamo, quelli ai quali si faceva riferimento nell'ordinanza del Gip Rossella Materia che lo aveva portato in carcere sulla base di intercettazioni esplicite. Ma le verifiche della polizia si erano poi estese su altre province italiane, tra cui Treviso. Due i fattori che avevano potenzialmente esposto giovani di varie provenienze alle attenzioni dello «zio John»: la passione per il cinema che lo portava a lunghe trasferte pure all'estero; e il fatto che Casalborsetti, quale località turistica, abbia richiamato famiglie da altri territori.

Alle prime audizioni, davanti allo psichiatra Sergio Maria Corazza incaricato dal giudice, oltre al Gip Materia, al Pm Isabella Cavallari titolare del fascicolo e all'avvocato della difesa Battista Cavassi, era presente anche l'avvocato Giovanni Scudellari per conto di alcuni dei minori. Don Desio si trova ancora in carcere a Forlì dopo che il Gip aveva respinto la sua richiesta di domiciliari in una sorta di clinica psichiatrica per sacerdoti che si trova sulle colline umbre in provincia di Perugia. In seguito a ulteriore ricorso, per il 23 luglio è stata fissata udienza davanti al Tribunale del Riesame di Bologna. Per don Desio la notorietà mediatica era arrivata già a metà febbraio scorso, quando con il suo suv Bmw nuovo da 35 mila euro, e un tasso alcolemico di quasi quattro volte oltre il limite consentito per mettersi alla guida, era finito in un canale ed era stato salvato in extremis da alcuni parrocchiani.

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