Scontro tra due treni delle Ferrovie della Calabria a Gimigliano, centro poco distante da Catanzaro, lungo la linea Catanzaro-Cosenza. Sono rimaste ferite sette persone, tra cui due donne(una è incinta) che sono in condizioni gravissime. Entrambe sono state portate con l'elisoccorso a Catanzaro e Cosenza. Una delle due donne si trova ricoverata per un trauma cranico nell'ospedale di Cosenza. La ferita è stata portata nel reparto di rianimazione. Una sessantina i viaggiatori coinvolti, in gran parte lavoratori e studenti pendolari che ogni giorno raggiungono Catanzaro utilizzando i convogli .
Lo scontro tra i due convogli, composti da un locomotore e da un locomotore con un vagone, è avvenuto nei pressi del santuario della Madonna di Porto. È avvenuto in una zona di aperta campagna punteggiata solo da qualche sparso casolare.
I bay-calciatori. C'erano anche 16 atleti della squadra giovanile di calcio della Garibaldina di Soveria Mannelli su uno dei due treni che si sono scontrati oggi a Gimigliano nei pressi del santuario della Madonna di Porto. I ragazzi, che tornavano da Catanzaro dove avevano disputato una partita, sono rimasti feriti in modo lieve e sono stati smistati tra gli ospedali di Catanzaro e Soveria Mannelli.
Le testimonianze. «Sono arrivato qui quasi subito e ho visto alcune persone che procedevano a piedi sotto shock lungo la strada ferrata. È stata una sensazione terribile». A parlare è il padre di uno dei ragazzi feriti nell'incidente ferroviario a Gimigliano. «Sono stati attimi da incubo - ha aggiunto - terribili e indimenticabili». «È sembrato l'inferno». Così uno dei passeggeri dei due treni che si sono scontrati a Gimigliano. L'uomo si trova nell'ospedale di Catanzaro per essere sottoposto ad accertamenti clinici. «Ho avuto molta paura - aggiunge - quando c'è stato lo scontro. Ho sentito un forte rumore e non abbiamo avuto modo di capire nient'altro. C'è stato il caos più totale. Sono cose veramente da pazzi. Uno utilizza il treno per essere più sicuro e poi si ritrova in un vero e proprio inferno». «Avevamo appena lasciato la stazione di Porto. Avevo scorto da poco il santuario e come al solito avevo fatto il segno della croce». Lo ha detto una studentessa, Erica D., che si trovava a bordo di uno dei due treni delle Ferrovie della Calabria che si sono scontrati a Gimigliano. «Ho sentito il treno frenare - aggiunge - ed ho avuto paura. Ho immediatamente pensato a mia sorella più piccola vicino a me. E stato terribile. Ho visto un mare di sangue e soprattutto ho avuto paura di morire».