Il Cipe dà via libera all’autostrada Orte-Mestre: i lavori nel 2015, attraverseranno 5 Regioni

Il Cipe dà via libera all’autostrada Orte-Mestre: i lavori nel 2015, attraverseranno 5 Regioni
di Luciano Costantini
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Sabato 9 Novembre 2013, 12:05 - Ultimo aggiornamento: 10 Novembre, 12:46
ROMA La Orte-Mestre si far. Ed una notizia vera perch il progetto era disegnato, da quasi una dozzina di anni, sul Programma per le Infrastrutture Strategiche emanato dal Cipe il 21 dicembre 2001. Insomma, era soltanto sulla carta. Anzi, sulle cartine presentate dall’allora premier, Silvio Berlusconi. Successivamente Romano Prodi e ancora Berlusconi, provarono a realizzare l’infrastruttura. Inutilmente, causa gli alti costi. Ieri il Comitato interministeriale per la programmazione economica ne ha formalizzato l’avvio.

Subito i numeri e la tabella di marcia: il “corridoio” avrà un percorso di 396 chilometri; collegherà cinque regioni (Lazio, Umbria, Toscana, Emilia Romagna e Veneto), 11 province, 48 Comuni; avrà un costo complessivo di 9 miliardi e 844 milioni, tutti in investimenti tranne circa 2 miliardi in oneri finanziari; entro aprile del 2014 sarà pubblicato un bando internazionale; nei 6 mesi successivi saranno assegnati i lavori; nel primo trimestre del 2015 dovrà essere posta la prima pietra; l’opera sarà completata nei 6 anni successivi, la concessione avrà la durata di 49 anni.

L’OPERA



«E’ uno dei nodi autostradali più importanti del nostro Paese, rimasti indietro nel tempo rispetto alle priorità, ora si parte», ha annunciato il presidente del Consiglio, Enrico Letta, ostentando un evidente ottimismo. In contemporanea, il Cipe «ha deciso di non dare ulteriore corso al progetto della Piacenza-Cremona-Brescia a causa delle criticità emerse». E di rifinanziare le linea ferroviaria metropolitana del Comune di Salerno. «L’enorme novità - ha spiegato il ministro delle Infrastrutture, Maurizio Lupi - è che l’opera verrà realizzata in project financing, interamente con capitali privati e il contributo dello Stato non sarà diretto, ma limitato a misure di defiscalizzazione. Nel decreto del fare abbiamo abbassato da 500 a 200 milioni di euro la soglia di costo delle opere alle quali sarà possibile applicare la norma».

LE TRATTE



L’ammontare equivalente di riduzioni fiscali (Ires, Irap e Iva) sarà pagato in futuro dalla società concessionaria, dopo l’avvio della gestione. L’impresa o il consorzio di imprese che si aggiudicherà la concessione, si dovrà occupare della progettazione, della realizzazione e della gestione dell’infrastruttura. Stabilita, appunto, in 49 anni. Lo stesso Cipe ha anche disposto che alcune tratte possano essere realizzate e messe a pedaggio anche prima del 2020 con l’obiettivo di anticipare flussi di cassa. Probabile che si inizi dalla Mestre-Cesena (nuova Romea) e dalla Orte-Perugia, lasciando invece per ultima la tratta più complessa, costosa e meno trafficata, quella relativa all’attraversamento appenninico della Perugia-Cesena.

La Orte-Mestre, una volta completata, permetterà innanzi tutto di unire la dorsale adriatica a quella tirrenica, di riequilibrare i grandi flussi di traffico Nord-Sud che attualmente vanno ad ingolfare i nodi di Bologna e Firenze lungo l’itinerario Venezia-Padova-Bologna-Firenze-Orte, di completare il sistema autostradale lungo la costa adriatica che oggi si interrompe a Rimini, di creare una connessione tra la direttrice adriatica, la costa tirrenica meridionale e il Corridoio Paneuropeo V. Infine permetterà di migliorare i livelli di sicurezza sulla Mestre-Ravenna e sulla Cesena-Orte. Il tracciato, nel dettaglio, prevede il completamento della trasversale Nord Orte-Civitavecchia, della tratta Orte-Terni con il prolungamento Cesena-Terni, la riqualificazione della Orte-Cesena e Venezia-Ravenna e della tratta Ravenna-Venezia. Sono altresì programmate la realizzazione di una bretella di collegamento fra Cavarzere e Chioggia, la messa in sicurezza dell’attuale statale Romea da Codevigo a Mestre, e la costruzione di un tunnel di 4 chilometri per oltrepassare il Naviglio Brenta.

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