Tra gli arrestati - sei in carcere e tre ai domiciliari, bloccati in diversi momenti - ci sono anche due appuntati della Guardia di Finanza di Como che erano già ai domiciliari per altre vicende e che la sera del 21 dicembre 2013, secondo l'accusa, misero a segno una rapina in villa a Lumezzane, nel Bresciano, indossando la divisa d'ordinanza.
In quell'occasione i malviventi entrarono tutti in azione qualificandosi come appartenenti alle fiamme gialle e compilando un finto verbale di evasione fiscale e portarono via 450mila euro tra soldi e gioielli, che alle vittime spiegarono essere un sequestro per evasione fiscale.
La banda, che avrebbe messo a segno almeno due colpi con le stesse modalità, aveva due basisti bresciani e la base logistica in un capannone a Carpiano, nel Milanese.
L'indagine è strettamente collegata a quella avviata dai Carabinieri della Compagnia di Milano Duomo a seguito di un doppio colpo messo a segno a Milano dalla stessa banda criminale, con le medesime modalità, nel mese di marzo dello scorso anno.
Un'ulteriore rapina sarebbe stata messa a segno anche a Dalmine, nella Bergamasca, nell'ottobre 2014, con l'arresto in flagranza di quattro responsabili.
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