Appalti e arresti, il presidente dell'Anm: «Da Stato schiaffi a pm e carezze a corrotti»

Appalti e arresti, il presidente dell'Anm: «Da Stato schiaffi a pm e carezze a corrotti»
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Martedì 17 Marzo 2015, 07:58 - Ultimo aggiornamento: 18 Marzo, 08:23
«Uno Stato che funzioni dovrebbe prendere a schiaffi i corrotti e accarezzare chi esercita il controllo di legalità». Ma in Italia è accaduto il contrario: «i magistrati sono stati virtualmente schiaffeggiati e i corrotti accarezzati». Così il presidente dell'Anm, Rodolfo Sabelli, commenta a Unomattina l'inchiesta di Firenze sulle tangenti sulle grandi opere.



Il riferimento di Sabelli è a una serie di interventi legislativi che avrebbero favorito i corrotti, a cominciare dall'epoca di Tangentopoli, per arrivare nel 2002 «alla depenalizzazione del falso in bilancio e nel 2005 alla riduzione della prescrizione». «Chi semina vento raccoglie tempesta», ha perciò concluso il presidente dell'Anm, che ha anche chiesto a «chi ha responsabilità della cosa pubblica» di dare «il buon esempio» perchè nel Paese possa «diffondersi la cultura della legalità».
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