Frosinone, accordo di programma:
via libera solo a due progetti

Frosinone, accordo di programma: via libera solo a due progetti
di Corrado Trento
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Sabato 5 Luglio 2014, 15:57 - Ultimo aggiornamento: 15:58
Accordo di programma per il rilancio dell’area Frosinone-Anagni-Fiuggi: accolte due delle quattro domande presentate da altrettante aziende del territorio. Ieri la pubblicazione della graduatoria di Invitalia, l’agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo di impresa. Via libera ai progetti della Sanofi Aventis e della Acs Dobfar, entrambe di Anagni, entrambe del settore chimico-farmaceutico. Non ammesse invece le proposte della Bonifazio srl (riguardante la Marangoni di Anagni) e della Prima di Torrice. Si tratta di due aziende del settore auto motive.

Dunque, saranno la Sanofi e la Dobfar a poter accedere ai 40 milioni di euro di fondi messi a disposizione da Mise (30 milioni di crediti agevolati) e Regione Lazio (10 milioni a fondo perduto). Finanziamenti in grado di sviluppare investimenti industriali pari a 180 milioni di euro in provincia.

La Sanofi Aventis (61 di punteggio) ha ottenuto 5.690.200 euro di contributi in conto capitale e 13.266.200 euro di finanziamenti agevolati.

La Acs Dobfar (59 di punteggio) ha avuto 4.319.800 euro di contributi in conto capitale e 16.733.800 euro di finanziamenti agevolati. A questo punto l’iter prevede che le due aziende stilino i relativi contratti; quindi potranno intraprendere gli interventi. Ricordiamo che i progetti dovranno essere operativi entro il 31/12/2017.

I termini dell’avviso pubblico erano stati aperti dal 3 marzo al 16 aprile scorsi e alla fine le 4 aziende avevano presentato le domande a seguito di un lungo e certosino lavoro. Anche la valutazione di ammissibilità di Invitalia è avvenuta sulla scorta di dettagliati approfondimenti.

«Siamo soddisfatti per l’approvazione dei due progetti che impegnano l’intero ammontare delle risorse disponibili» commenta il presidente di Unindustria Frosinone, Davide Papa. Il quale ha aggiunto: «Unindustria è soggetto promotore dell’Accordo. Si conferma la bontà del nostro lavoro e la volontà di questo territorio e delle aziende di continuare ad investire per lo sviluppo. Per quanto riguarda i due progetti non ammessi, siamo convinti che le criticità interpretative che hanno portato alla loro esclusione possano essere superate alla luce di un approfondimento della documentazione. Per loro, come per altri che ci risultano essere in corso di elaborazione da parte delle imprese associate, auspichiamo il rifinanziamento di questo strumento che sta dimostrando la sua grande validità». Per questo Unindustria ha chiesto la convocazione della Cabina di regia dell’Accordo di Programma, con all’ordine del giorno le «modalità con cui dare seguito agli impegni che ciascun soggetto sottoscrittore ha assunto il 2 agosto 2013».

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