Viterbo si scopre roccaforte della Lega al sud. Il sindaco: «Non mi ricandido»

Leonardo Michelini quando presentò la sua lista civica nel 2013
Da città dei Papi a Stalingrado leghista del Centro-Sud. Benvenuti a Viterbo, dove il partito di Salvini è esploso: 19%, secondo dietro al M5S, prima forza di un...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Da città dei Papi a Stalingrado leghista del Centro-Sud. Benvenuti a Viterbo, dove il partito di Salvini è esploso: 19%, secondo dietro al M5S, prima forza di un centrodestra al 40%. Il sindaco Leonardo Michelini, eletto cinque anni fa con una coalizione di centrosinistra, allarga le braccia: «Eppure in consiglio non abbiamo nemmeno un eletto con la Lega. Di sicuro un pezzo di mondo moderato che mi votò nel 2013 alle politiche ha scelto Salvini».


Il sindaco nel dubbio, in vista della prossima primavera, mette le mani avanti: «Non mi ricandiderò - dice - cinque anni sono sufficienti». L'avanzata del fu partito lumbard si spiega anche qui con i soliti modi: immigrazione e crisi. Anche se i rifugiati nel capoluogo della Tuscia sono meno di mille e la crisi, quella sì, rantola come al Sud, basta specchiarsi tra le vetrine vuote del centro.

Se poi a questo scenario si sommano i voti leghisti a quelli di CasaPound (4%) si capisce la mutazione antropologica di una città che ha visto regnare per venti anni il dem Giuseppe Fioroni, che dalla scorsa domenica è rimasto fuori dal Parlamento. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero