Viterbo, centinaia di agnelli macellati, gonfiati e lanciati in aria: il video choc

Viterbo, centinaia di agnelli macellati, gonfiati e lanciati in aria: il video choc
Video choc: agnelli maltrattati e macellati senza stordimento. L'associazione animalista internazionale Animal Equality ha diffuso un video girato in un macello di ovini...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Video choc: agnelli maltrattati e macellati senza stordimento. L'associazione animalista internazionale Animal Equality ha diffuso un video girato in un macello di ovini e caprini in provincia di Viterbo. Le immagini sono ottenute tramite l'installazione di telecamere nascoste.


Nel video si vedono operatori che sgozzano in modo sistematico animali coscienti; operatori che gonfiano con un compressore animali ancora vivi; animali lasciati agonizzare per minuti; operatori che prendono a calci gli animali senza motivo; operatori che strattonano gli animali per una sola zampa o per la coda; operatori che lanciano bruscamente in aria agnelli e capretti, ammassandoli l'uno sull'altro; operatori che trascinano le capre afferrandole violentemente per le corna.



Animal Equality Italia lancia una petizione rivolta al Parlamento italiano e ai Ministri delle Politiche agricole, Maurizio Martina, e della Salute, Beatrice Lorenzin, perché siano introdotte pene per il maltrattamento degli animali durante le fasi di stordimento e abbattimento e perché venga rinforzato il sistema di controlli. Viene richiesta anche l'installazione obbligatoria di telecamere a circuito chiuso in tutte le strutture di macellazione. La petizione domanda inoltre che venga abolita, in via graduale ma definitiva, qualunque forma di deroga allo stordimento, seguendo l'esempio di Stati come Svezia, Danimarca, Polonia e Belgio.




  Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero