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«Il Papa è sveglio e sta bene»: la notizia che il mondo aspettava la offre ai microfoni di tutte le tv, già collegate in diretta, Sergio Alfieri, il direttore dell’Unità di Chirurgia digestiva del Policlinico Gemelli. Il pomeriggio ai cancelli dell’ospedale era iniziato con molta ansia, ma alla fine dell’operazione, tre ore dopo, il bollettino medico sulla salute del Pontefice riporta un po’ di ottimismo. In ogni caso, l’attesa non è ancora finita e nei prossimi giorni si capirà come Francesco affronterà il percorso post-operatorio.
Il ricovero
Prima l’udienza generale, di mattina: cinque bimbi che salgono sulla “papamobile, l’annuncio di voler «dedicare la prossima Lettera apostolica a Santa Teresa di Lisieux» e infine il saluto ad alcune coppie di sposi. Poi, l’annuncio del ricovero, affidato a Matteo Bruni, il portavoce del Vaticano: «Il Santo Padre si è recato presso il policlinico Gemelli, dove nel primo pomeriggio sarà sottoposto in anestesia generale a un intervento chirurgico di laparotomia e plastica della parete addominale con protesi. L’operazione, concertata nei giorni scorsi dall’équipe medica che assiste il Santo Padre, si è resa necessaria a causa di un laparocele incarcerato che sta causando sindromi sub occlusive ricorrenti, dolorose e ingravescenti. La degenza durerà diversi giorni per permettere il normale decorso post operatorio e la piena ripresa funzionale». Poco dopo le 11 e 20, l’auto con Papa Francesco a bordo entra al Gemelli. E alle 18.30, il Vaticano annuncia con un tweet: «L’intervento chirurgico è terminato: si è svolto senza complicazioni ed ha avuto una durata di tre ore».
Il bollettino
«Papa Francesco sta bene. È sveglio, è vigilie, ha già fatto una battuta: ho parlato con lui 10 minuti fa e mi ha preso in giro, chiedendomi: “quando facciamo la terza?”».
I precedenti
Il laparocele è un’ernia che si forma su una cicatrice dopo un intervento di chirurgia addominale. Nel tempo può accadere che all’interno dell’addome si possa formare un’ernia per l’età, lo sforzo, il sovrappeso o per effetto di una precedente infezione della ferita. L’operazione alla quale si è sottoposto ieri Papa Francesco segue l’intervento già subito due anni fa al colon, nel luglio 2021, sempre con ricovero al decimo piano del policlinico Gemelli ed eseguito, come ieri, da Sergio Alfieri. Francesco allora si operò per stenosi diverticolare del sigma, con resezione a sinistra di una parte del colon. Il Pontefice ritornò in Vaticano all’esito della Tac negativa che escluse qualunque tipo di complicanza post-operatoria, dopo una degenza di 10 giorni, dal 4 luglio al 14 luglio. A marzo scorso il secondo ricovero al Gemelli per una «bronchite su base infettiva». Francesco fu ricoverato dal 29 marzo al 1 aprile. La Sala stampa vaticana comunicò che il Papa aveva «lamentato alcune difficoltà respiratorie e che si è recato presso il Policlinico Gemelli per effettuare alcuni controlli medici». Anche in quei giorni il mondo intero restò col fiato sospeso, in attesa delle buone notizie che per fortuna arrivarono molto presto.
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