Turismo spaziale, ecco i primi milionari in orbita sulla stazione internazionale grazie a SpaceX di Elon Musk. C'è anche un asso top gun israeliano

Turismo spaziale, ecco i primi milionari in orbita sulla stazione internazionale grazie a SpaceX di Elon Musk
Space tourism riparte, il Turismo spaziale ha pronti i nomi e i cognomi dei protagonisti della seconda parte della saga che finora riguarda solo 7 dei 568 privilegiati...

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Space tourism riparte, il Turismo spaziale ha pronti i nomi e i cognomi dei protagonisti della seconda parte della saga che finora riguarda solo 7 dei 568 privilegiati che da Gagarin in poi dal 1961 hanno staccato l'ombra dalla Terra di almeno 80 chilometri. Il ristrettissimo club ha aperto dal 2001 con il pioniere Dennis Tito e ha chiuso nel 2009 con il canadese Guy Liliberté (cofondatore del Cirque du Soleil) perché poi dal 2011 il pensionamento dello Space Shuttle ha ridotto assai le possibilità. Ma si era detto che il 2021, grazie al fragoroso sbarco in orbita di aziende non statali in questa prima fetta del millennio,  sarebbe stato l'anno del ritorno degli astroturisti ed ecco che l'americana Axiom annuncia la missione Ax-1 che per la prima volta porterà sulla stazione spaziale internazione un equipaggio composto esclusivamente da "privati", quattro persone, meglio, personaggi, disposti a spendere 55 milioni di dollari a testa per trascorrere dieci giorni (7 notti, vitto compreso) sull'Iss che raggiungeranno a quota 400 chilometri e alla velocità di 28.800 kmh con una delle navicelle CrewDragon della SpaceX di Elon Musk, fondatore anche di Tesla.

Il comandante

Il comandante sarà  Michael Lopez-Alegria, spagnolo-americano vice presidente della Axiom, un veterano della Nasa già nello spazio per 257 giorni, il pilota americano Larry Connor, 71enne navigatore dei cieli abilitato a sfrecciare con 16 aerei anche da competizione (nonché nababbo miliardario degli immobili di lusso, il che aiuta non poco) e poi il filantropo canadese Mark Pathy e il businessman israeliano Eytan Stibbe, pure lui pilota anzi  top gun anzi asso perché nella guerra del Libano nel 1982 tirò giù con il suo F16 cinque velivoli siriani. Cinque è il numero minimo di aerei da abbattere per essere considerati assi. Fra i suoi istruttori anche Ilan Ramon, finora il primo e unico astronauta israeliano.  

La missione della Axiom, che ha stretto un accordo con la Nasa e SpaceX e che progetta anche di costruire un hotel in orbita "firmato" da Philippe Starck, prevede non solo svaghi cosmici ma pure esperimenti scientifici e attività filantropiche perché tutti i protagonisti del viaggio si danno da fare nel sociale. Il decollo è previsto nel gennaio del 2022, ma la preparazione inizierà in questi giorni. Avranno accesso, i 4 viaggiatori, solo al segmento americano dell'Iss ma poi lassù non c'è la dogana prima del settore russo. E chissà che non incrocino Samantha Cristoforetti che nel 2022 dovrebbe tornare in orbita.

Samantha Cristoforetti saluta dalla cupola dell'Iss

 

Ma non è che prima qualche altro turista li precederà nello spazio? Sì e no.

Non il miliardario giapponese Yusaku Maezawa che punta molto più in alto e volerà attorno alla Luna sempre con SpaceX. Non Tom Cruise e il regista Doug Liman che intendono girare senza effetti speciali e sempre grazie ad Axion e SpaceX un'altra puntata di Mission Impossible: ovvero, questa trasferta potrebbe anche essere programmata per l'ottobre prossimo (e si fanno i nomi anche di Stibbe e di Lopez-Alegria) ma loro non saranno turisti ma lavoratori duramente impegnati a non sprecare nemmeno un istante della mssione.

Quest'anno è infine molto probabile che il numero dei turisti spaziali aumenti considerevolmente prima della missione Axiom, ma con un altro tipo di volo ben più ridotto, per quanto affascinante e sufficiente a ottenere le ali da astronauta. Il primo sarà sir Richard Branson con la sua Virgin Galactic che è ormai pronta a portare per qualche minuto a 100 chilometri di quota -la linea di Karman che fissa per convenzione l'inizio dello spazio fatta eccezione per gli Usa che risparmiano 20 km - i primi 700 che hanno già sganciato  250mila dollari. Fra loro anche Leo DiCaprio, Lady Gaga e tre italiani. 

 

 

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Il Messaggero