Maker Faire Rome European Edition taglia il suo sesto traguardo con l'edizione che, a partire dal prossimo 12 ottobre, per tre giorni animerà ben 7 padiglioni della...
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«Uno dei temi forti è che l'implementazione di tecnologie nelle piccole aziende non è difficile – sostiene il curatore Massimo Banzi, in collegamento dalla Corea del Sud, dove si trova per avviare una collaborazione con il governo locale, grazie al quale porterà circa 20 imprenditori coreani a osservare l'innovazione della fiera romana - Si tratta di portare l'innovazione dal basso, che permette di aprire porte. Questa Maker Faire deve aprire questa strada: si può fare innovazione anche con risorse limitate».
Come detto, sette i padiglioni che saranno impiegati per oltre 100mila metri quadrati di esposizione, grazie alla presenza anche di 25 università e centri di ricerca, 55 di scuole da tutta italia e 5 istituti scolastici da paesi europei. A testimoniare la grande voglia di partecipazione, e la rilevanza internazionale dell'appuntamento principe per i maker, Innovacamera ha vagliato oltre 700 progetti da 61 Paesi nel Mondo. La mattina inaugurale, il 12, come da tradizione è dedicata alle scolaresche, con 25mila studenti provenienti da tutta italia che avranno la possibilità di parlare con i makers e startuppers. Decine i seminari e centinaia i workshop in programma sulle tematiche più disparate come salute, biotecnologia, mobilità, sensoristica. Due i contest: Make2Care, che ripropone modi nuovi per ragionare sulla vita e la novità dal concorso Makein'Africa con ENI che ha portato alcune decine di proposte dall'Africa dove la tecnologia ha, forse, un significato ancora più profondo che per il mondo occidentale. “Spazio” anche allo “Spazio”, con Makers for Space, l'area dedicata alle missioni extra terrestri con un programma che va dall'Apollo Guidance System fino al progetto San Marco, che spiega la tecnologia alla base dei satelliti italiani. Immancabile l'area food e Agritech in cui si parla del cibo del domani, con tanto di ristorante “circolare” a disposizione dei visitatori. Diecimila i metri quadrati destinati all'area Kids, dedicata ai bambini dai 4 ai 12 anni in cui potranno sperimentare giocando alcune delle tecnologie del domani.
«È destinata ad avere un grande ruolo in futuro», ha detto il presidente della Camera di Commercio di Roma Lorenzo Tagliavanti, «perché è un'iniziativa aperta a tutti, dalle scuole e le università alle imprese, comprese le più piccole, e al grande pubblico». Economia circolare, robotica, intelligenza artificiale e spazio sono i temi della nuova edizione, a cura del 'papà' del software open source Arduino Massimo Banzi, con Riccardo Luna e Alessandro Ranellucci. Oltre mille i progetti presenti alla fiera, arrivati da 61 nazioni.
«Stiamo crescendo una generazione che penserà in digitale – ha concluso la sindaca Virginia Raggi – e Roma sta già facendo il suo, sviluppando progetti in 5g tra mobilità, sicurezza, sorveglianza, raccolta differenziata e sperimentiamo sistemi per attività commerciali». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero