dal nostro inviato MILANO Niente sorpasso: l'Italia si ferma sul più bello. Alla Final Four di Nations League va il Portogallo che, con un turno...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
MILANO Niente sorpasso: l'Italia si ferma sul più bello. Alla Final Four di Nations League va il Portogallo che, con un turno d'anticipo, vince il gruppo 3 e si prepara a ospitare le altre rivali a giugno da paese organizzatore. Ininfluente, dunque, la sfida di martedì a Guimaraes contro la Polonia. Gli azzurri, come contro la Svezia il 13 novembre del 2017, sparano a salve. Un anno fa contro Olsen, adesso contro Rui Patricio. Lo 0 a 0 dell'anno scorso costò la partecipazione al mondiale: assenti dopo 60 anni. Mancini, insomma, copia Ventura anche nel punteggio. Ovviamente la delusione, per questo pareggio, è minore.
PRESTAZIONE INCOMPLETA
L'Italia di oggi, comunque, piace più di quella di ieri. Propositiva e intraprendente. Ma paga, nella nuova gara da dentro o fuori, la mancanza di efficacia. Mancini, confermando la formazione per dieci-undicesimi dopo il pari con l'Ucraina e la vittoria in Bologna, ripropone il centravanti nel tridente e richiama in causa Immobile. Che, però, delude ed è fischiato dai 73 mila di San Siro, come Bonucci. Ciro sbaglia le 2 chanche migliori degli azzurri, entrambe nel primo tempo. Verratti è il più continuo dei centrocampisti, ma anche Jorginho e Barella sono intonati per la felicità del ct che punta sulla qualità e non sul fisico. Al coro serve l'acuto del finalizzatore. Che, al momento, non c'è. Pure Chiesa fa cilecca. E Insigne va in altalena. Dopo un'ora, la flessione di squadra. E addio Final Four.
RESTAURAZIONE DA ULTIMA
Mancini ci prova con Lasagna per Immobile prima della mezz'ora. E nel finale inserendo Pellegrini per Verratti e Berardi per Chiesa. Niente da fare. Il ct dovrà trovare il centravanti giusto oppure insistere sulla formula che non lo prevede: l'assenza di Bernardeschi, in questo senso, lo ha penalizzato. Il collega Fernando Santos, a metà ripresa, ci prova con Joao Mario. Il Portogallo entra in partita e Donnarumma salva su Carvalho. I campioni d'Europa festeggiano a San Siro anche senza Cristiano Ronaldo. L'Italia, invece, prosegue il suo digiuno casalingo: 6° pari interno consecutivo (tra l'altro il 5° di fila a Milano) e successo che manca da 14 mesi. E da quasi 2 anni e mezzo non vince contro una big del pianeta. Mancini, dopo la partita, fa tornare a casa cinque titolari: Immobile, Florenzi, Insigne, Jorginho e Chiellini.
LEGGI LA CRONACA
Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero