Gravina: «La situazione Juventus? No ai processi sommari, aspettiamo l'esito delle indagini». Poi la stoccata a Tebas: «Guardi in casa sua»

A Napoli, in occasione del Forum "Calcio&Welfare", il numero uno della Figc è intervenuto in merito al terremoto che ha colpito la Juventus con le dimissioni dell'intero Cda

Gravina: «La situazione Juventus? No ai processi sommari, aspettiamo l'esito delle indagini». Poi la stoccata a Tebas: «Guardi in casa sua»
NAPOLI - E’ garantista il presidente della Figc, Gabriele Gravina, in merito al terremoto che ha colpito la Juventus con le dimissioni del Cda. Il numero uno della...

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NAPOLI - E’ garantista il presidente della Figc, Gabriele Gravina, in merito al terremoto che ha colpito la Juventus con le dimissioni del Cda. Il numero uno della Federcalcio ne ha parlato da Napoli, dove è intervenuto al Forum "Calcio&Welfare". Il concetto è molto semplice: nessun processo sommario. «Stiamo seguendo con attenzione la vicenda, la nostra Procura ha già aperto un fascicolo di inchiesta e naturalmente è in stretto contatto con i magistrati di Torino». Gravina ha invitato alla calma: «Sono contrario ai linciaggi di piazza. Stiamo calmi perché temo che quel problema (il riferimento è alle plusvalenze, ndc) possa riguardare anche altri. C’è al lavoro la giustizia ordinaria e aspettiamo l’esito del procedimento in corso. Non facciamo processi adesso. In Italia spesso si rende colpevole, chi non è ancora condannato. Evitiamo le reazioni esasperate. La Figc opera nella massima trasparenza e lo ha dimostrato negli ultimi anni intervenendo immediatamente».

Gravina ha risposto anche a Javier Tebas, presidente della Liga spagnola, che ha chiesto sanzioni nei confronti della Juventus: «Siamo in contatto stretto con l’Uefa. Non abbiamo bisogno di ingerenze da parte di altri soggetti che dovrebbero guardare in casa propria». Gravina ha poi parlato del momento difficile del calcio italiano: «Stiamo vivendo un periodo di rifondazione. Non siamo al Mondiale e stiamo lavorando per esserci a quello del 2026. Abbiamo dei progetti seri e vogliamo realizzarli». La chiusura è sul ritorno della nazionale a Napoli: l’ultima volta risale al 2013. Il 23 marzo si giocherà al Maradona Italia-Inghilterra, match che aprirà le qualificazioni ad Euro 2024: «La Federazione tiene in grande considerazione Napoli. C’è grande entusiasmo che potrà fare bene alla nazionale. I nostri azzurri devono meritarsi la passione di questa città».

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Il Messaggero