Trent’anni fa portarono in scena, e con enorme successo, la commedia cult “Volevamo Essere gli U2”. Adesso Enrico Lo Verso e il resto del cast stanno per...
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Complice il comune amico Emilio Sturla Furnò, organizzatore dell’happening teatrale-gourmet, i commensali, dopo l’intenso lavoro di ore di prova sul palco, hanno voluto staccare la spina per una sera, affidandosi alla salutare iniziativa che il locale ha ideato per il martedi: dichiarare off limits i telefoni cellulari, per cenare o semplicemente brindare accompagnati dalla lettura di un buon libro scelto nel salotto in stile napoleonico. «Di solito i volumi più richiesti dai nostri clienti sono i testi di poesie, che si conciliano meglio con un’atmosfera di relax all’insegna del digital detox», afferma il direttore Rachelle Guenot. Fra un tagliere chic e un pan brioche con variazione di barbabietola, fino all’apparizione del dolce al cioccolato kanuga con gelato alla vaniglia, gli attori ricordano, sul filo dell’emozione e dei sorrisi, il fortunato show “Volevamo essere gli U2”, che girò l’Italia in tournée per oltre due anni e dal quale venne tratto l’omonimo film. Dagli anni ’90 al 2018 sembra essere passato un lampo: eccoli adesso, quasi pronti per la prima della nuova pièce generazionale scritta e diretta da Umberto Marino, dove gli interpreti recitano e suonano. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero