Il Giappone e la Francia si incontrano sullo sfondo del Louvre Abu Dhabi

Il Giappone e la Francia si incontrano sullo sfondo del Louvre Abu Dhabi
«Japanese Connections: The Birth of Modern Décor» è la prima mostra della stagione autunnale 2018 del Louvre Abu Dhabi che presenta al pubblico del Paese...

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«Japanese Connections: The Birth of Modern Décor» è la prima mostra della stagione autunnale 2018 del Louvre Abu Dhabi che presenta al pubblico del Paese emiratino una serie di dipinti, di stampe e di paraventi del XIX e XX secolo che documentano il dialogo artistico e culturale tra Giappone e Francia e l’importante influenza sulle moderne arti decorative della vivace estetica ukiyo-e (nome che significa “immagine del mondo fluttuante”) e che descrive un genere di stampa artistica giapponese su carta, impressa con matrici di legno fiorita nel periodo Edo tra il XVII e il XX secolo. 

 
Alla cerimonia di inaugurazione erano presenti Mohamed Khalifa Al Mubarak, presidente del Dipartimento Cultura e Turismo di Abu Dhabi (Dct Abu Dhabi), Omar Sultan Al Olama, ministro per l’Intelligenza artificiale, Saif Saeed Ghobash, sottosegretario del Dct Abu Dhabi, oltre a diversi ambasciatori tra i quali quello francese, Ludovic Pouille, il giapponese Kanji Fujiki, il messicano Francisca Mendez, l’argentino Fernando Ramon De Martinez, lo spagnolo Jose Eugenio Salarich, il tunisino Samir Manser, e l’omanita Khalid bin Said al Jaradi. Curata da Isabelle Cahn, conservatore capo dei Dipinti del Musée d’Orsay di Parigi, la mostra - aperta al pubblico il 6 settembre - espone dipinti, stampe e pannelli dell’Ottocento e del Novecento per sottolineare la relazione tra Giappone e Francia nelle arti - molti furono all’epoca, infatti, gli artisti francesi che rimasero affascinati dall’arte giapponese - con un particolare accento sull’estetica degli ukiyo-e. La stagione autunnale 2018 del Louvre Abu Dhabi apre dunque al pubblico con una collezione di dipinti, stampe e paraventi del XIX e XX secolo che documentano l’influenza dello stile giapponese degli ukiyo-e sull’arte europea: dai Nabis al Simbolismo di Odilon Redon, all’insegna di un dialogo artistico e culturale che è la mission del museo di arte e civiltà del Paese del Golfo. 

«Il Louvre Abu Dhabi celebra la connessione culturale, il dialogo e lo scambio, e questo approccio è intrinseco alla nostra curatela attraverso le gallerie permanenti e le mostre internazionali. Japanese Connections vuole far luce su un momento significativo di scambio e ispirazione. Sono questi i momenti che aprono gli occhi sulla storia interconnessa delle società umane, alimentando la comprensione condivisa», ha detto il direttore del Louvre Abu Dhabi, Manuel Rabaté. Nel 1853, il commercio del Giappone aprì all’Occidente per la prima volta in 220 anni, dando origine ad una profonda fascinazione per l’estetica dell’Estremo Oriente che durò in Europa per cinquant’anni. In particolare, le stampe su legno e i dipinti nello stile iconico ukiyo-e hanno influenzato alcuni dei pittori più famosi d’Europa. “Japanese Connections” presenta 41 opere d’arte e 15 documenti di 12 artisti, inclusi i francesi Paul Sérusier, Pierre Bonnard, Maurice Denis, Ker-Xavier Roussel ed Édouard Vuillard, che diedero vita al gruppo di artisti Le Nabis; Marguerite Sérusier e Odilon Redon; e cinque maestri giapponesi dello stile ukiyo-e: Katsushika Hokusai, Hara Zaimei, Utagawa Hiroshige, Kano Tanshin e Toshusai Sharaku.

«Raggruppando questa eccezionale selezione di opere, Japanese Connections esalta il contributo fondamentale dell’estetica giapponese nello sviluppo dei principi decorativi della pittura moderna in Francia alla fine del XIX secolo. Questo dialogo tra Oriente e Occidente, presentato per la prima volta in una mostra, celebra la creatività e l’ispirazione interculturale tra gli artisti dell’ukiyo-e e i pittori Nabis attraverso un’espressione colorata, vivace e raffinata», ha sottolineato Isabelle Cahn.

La mostra è divisa in quattro sezioni che illustrano l’influenza dei fondamentali principi estetici ukiyo-e, tra cui la rappresentazione del mondo in due dimensioni senza l’uso di illusioni di prospettiva; composizioni narrative che mostrano il passare del tempo; l’uso innovativo di pannelli pieghevoli per la narrazione e la raffinatezza simbolica che esplora idee intellettuali, oniriche e spirituali. In “Japanese Connections” 10 stampe e tre paraventi dal Giappone dialogano con 24 dipinti e tre paraventi dalla Francia. Le opere giapponesi includono Giornata limpida col vento del sud dalla serie Trentasei vedute del monte Fuji (1831-32) e Cascate di Yôrô nella provincia di Mino (1830-1834) di Katsushika Hokusai, il più famoso maestro di ukiyo-e; Il Tôto Sumida tsutumi di Utagawa Hiroshige (1858); e un paravento a sei facce che raffigura un Ciliegio in fiore su sfondo dorato di Hara Zaimei.
Tra le opere francesi: Jardins Publics (1894) di Édouard Vuillard, il paravento di Pierre Bonnard La Promenade des nourrices, Frise de fiacres (1897); Les Femmes au Printemps (1899) di Paul Sérusier e Le champ de blé d’or et de sarrasin (1900); una serie di pannelli decorativi di Odilon Redon; e Paysage vallonné à quatre feuilles (1900), un paravento a quattro facce di Marguerite Sérusier. Le opere sono state raccolte dalle collezioni del Louvre Abu Dhabi, del Musée d’Orsay, del Museo Guimet e del Musée des Arts Décoratifs (MAD).


La mostra è accompagnata da una programmazione pubblica che celebra le arti e la cultura del Giappone, inclusi i talk curatoriali e un festival “Big in Japan” il 26 e 27 ottobre, che vedrà la partecipazione di Dj, reading di poesie, proiezioni di film dello Studio Ghibli e cooking class di cucina giapponese. Il Manga Lab, uno spazio creativo e sperimentale per adolescenti e ragazzi nel forum del Louvre Abu Dhabi, offre una varietà di esperienze divertenti per esplorare la cultura giapponese contemporanea, tra cui realtà virtuale, giochi arcade retrò, un muro per esprimersi attraverso i graffiti, una sala lettura e un serie di masterclass e workshop sui manga e l’arte grafica. “Japanese Connections” sarà in mostra fino al 24 novembre, il biglietto è già incluso nell’ingresso al Louvre Abu Dhabi. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero