Virus scuola, «niente distanza sullo scuolabus se il tragitto è inferiore a 15 minuti». Lo prevede il decreto di Conte

Virus scuola, «niente distanza sulla scuolabus se il tragitto è inferiore a 15 minuti». Lo prevede il decreto di Conte
Gli scuolabus potranno viaggiare con la capienza massima consentita «nel caso in cui la permanenza degli alunni nel mezzo non sia superiore ai 15 minuti». È...

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Gli scuolabus potranno viaggiare con la capienza massima consentita «nel caso in cui la permanenza degli alunni nel mezzo non sia superiore ai 15 minuti». È quanto si legge in uno degli allegati all'ultimo Dpcm firmato dal premier Giuseppe Conte e dedicato esplicitamente alle «linee guida per il trasporto scolastico dedicato». È inoltre consentita la deroga alla distanza di un metro «nel caso in cui sia possibile l'allineamento verticale degli alunni su posti singoli e sia escluso il posizionamento cosiddetto faccia a faccia».


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In tutti gli altri casi, sottolinea il protocollo dovrà essere rispettata la distanza di un metro. Tutti gli studenti, ad eccezione di quelli di età inferiore ai sei anni e a coloro che hanno delle disabilità, dovranno indossare obbligatoriamente la mascherina «al momento della salita sul mezzo».

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La riapertura delle scuole non è mai stata associate finora ad un aumento della trasmissione del virus Sars-Cov--2. Lo scrive il Centro Europeo per il Controllo delle Malattie (Ecdc) in un documento dedicato alle riaperture scolastiche, che in diverse parti d'Europa sono imminenti. «Ci sono evidenze pubblicate contrastanti sull'impatto della chiusura e della riapertura delle scuole sulla trasmissione comunitaria - scrivono gli esperti europei -, anche se le evidenze dal contact tracing nelle scuole e dati osservazionali da diversi paesi europei suggeriscono che la riapertura non è associata con un aumento significativo». Il documento sottolinea come in generale la prevalenza del virus sia leggermente più bassa sotto i 18 anni. «Anche se ci sono pochissimi focolai documentati nelle scuole - sottolinea però l'Ecdc -, questi sono comunque possibili, e potrebbero essere più difficili da trovare per la relativa mancanza di sintomi nei bambini». L'eventuale decisione di chiudere le scuole, concludono gli esperti, deve essere presa insieme ad altre limitazioni nelle comunità. «Le evidenze disponibili indicano che è poco probabile che la chiusura delle istituzioni educative sia efficace come unica misura di controllo, e queste chiusure difficilmente forniscono una protezione aggiuntiva alla salute dei bambini, considerato che la maggior parte sviluppa una forma molto leggera di Covid-19. Le decisioni in merito dovrebbero essere raccordate con altre misure di distanziamento adottate nelle comunità». 
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Il Messaggero