Tianwen-1, la sonda cinese è sempre più vicina a Marte: arriverà nel febbraio 2021

Un renderig artistico della sonda cinese su Marte
Sulla via della Seta c'è un bivio che porta su Marte. Dopo essere stati i primi a planare sul lato nascosto della Luna, ora i cinesi si rivolgono anche al pianeta...

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Sulla via della Seta c'è un bivio che porta su Marte. Dopo essere stati i primi a planare sul lato nascosto della Luna, ora i cinesi si rivolgono anche al pianeta Rosso.  La sonda Tianwen-1,  infatti, lanciata durante la finestra di lancio del luglio scorso, ha già percorso più di 300 milioni di chilometri dal suo lancio e si avvicina sempre di più alla sua meta. Dopo 116 giorni di viaggio si trova a circa 64 milioni di chilometri dal paneta.

 

A dire il vero non si tratta di una sola sonda, bensì, di due. E a sentire tecnici e scienziati della "Nasa cinese", la Cnsa (China National Space Administration,  la missione prosegue nel migliore dei modi. «Tutti i suoi sistemi -si legge nelle parole dell'Agenzia spaziale- sono in buone condizioni, ha effettuato tre correzioni orbitali e una manovra nello spazio profondo» con il certificato di sana e buona costituzione arrivato all'inizio di novembre quando i «sistemi della Tianwen-1 -dicono ancora gli scienziati cinesi- hanno completato il primo controllo autonomo in orbita e non hanno trovato alcuna anomalia».

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LA PARTENZA E L'ARRIVO
Cina, Emirati Arabi e Usa: tre nazioni che avevano fatto partire tre missioni alla volta di Marte le loro rispottive sonde a distanze di pochi giorni l'una dall'altra. Come si sa ci sono periodi in cui le orbite di Terra e Marte sono più vicine (capita ogni due anni, ndr) e quindi quello del luglio scorso era stato il tempo giusto per iniziare i viaggi.

(La missione in pillole, la simulazione al computer)

 

Come già detto l'arrivo della Tianwen-1 nei pressi del pianeta rosso è previsto a febbraio del prossimo anno ma la manovra di atterraggio comincerà solo a maggio quando il lander e il rover si separeranno dalla sonda madre per dirigersi e approdare, si spera nella maniera più morbida possibile, sul suolo marziano. A questa seguirà la fase di esplorazione della zona prescelta quando il rover lascerà la piattaforma di atterraggio e muoversi autonomamente.

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LA CINA E IL PIANETA ROSSO

Nel 2011 la Cina tentò una missione simile con Yinghuo-1, ma fu un fallimento in quanto la sonda non riuscì a librarsi oltre l'orbita terrestre, ma dopo i successi sopravvenuti con i successi sulla Luna, ora il gigante asiatico ha acquisito la tecnologia necessaria per spingersi anche oltre l'orbita del nostro satellite naturale.

Obiettivo della missione su Marte sarà  lo studio del suolo ma anche trivellazioni del sottosuolo alla ricerca  della possibile presenza di acqua. Probabilmente il suo nome,  Tiān wèn-1 (天問一号) che significa letteralmente "Domande celesti", sarà di ottimo auspicio per fornirci adeguate risposte sui tanti misteri che ancora si celano sul pianeta rosso.

 

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Il Messaggero