Frana Casamicciola, il geologo Andrea Billi (Cnr): «Ischia troppo abitata e scoscesa, i fiumi di fango possono travolgere tutto»

"Ischia è un centro fortemente colonizzato dall’uomo, ciò significa che abbiamo portato via spazio al territorio per far sfogare la natura"

Frana Casamicciola, il geologo Billi (Cnr): «Ischia troppo abitata e scoscesa, così i fiumi di fango travolgono tutto»
Auto trasportate via dal fango. Strade che sembrano diventate fiumi. Case travolte dalla frana. Numerosi i dispersi e le vittime. Famiglie rimaste imprigionate nelle abitazioni....

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA

- oppure -

Sottoscrivi l'abbonamento pagando con Google

OFFERTA SPECIALE

Leggi l'articolo e tutto il sito ilmessaggero.it

1 Anno a 9,99€ 89,99€

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Rinnovo automatico. Disattiva quando vuoi.

L'abbonamento include:

  • Accesso illimitato agli articoli su sito e app
  • La newsletter del Buongiorno delle 7:30
  • La newsletter Ore18 per gli aggiornamenti della giornata
  • I podcast delle nostre firme
  • Approfondimenti e aggiornamenti live

Auto trasportate via dal fango. Strade che sembrano diventate fiumi. Case travolte dalla frana. Numerosi i dispersi e le vittime. Famiglie rimaste imprigionate nelle abitazioni. Sono immagini e testimonianze drammatiche quelle che arrivano da Casamicciola sull'isola d'Ischia, dopo la frana di questa mattina, causata dal maltempo. Abbiamo raggiunto Andrea Billi, geologo dell’Istituto di Geologia Ambientale e Geoingegneria del CNR, per capire cosa è successo e, soprattutto, se la tragedia si poteva evitare.

Frana Casamicciola, Piantedosi: «Non ci sono morti accertati»

Quali sono le cause della frana di questa mattina?

«Eventi di tipo piovoso molto ingenti e improvvisi innescano frane e fiumi di fango, dal punto di vista geologico questo è un fatto naturale e non è nuovo nel nostro Paese. Quindi purtroppo, non meraviglia che ci siano frane in corrispondenza di eventi piovosi così forti, anche con danni e perdite per case e persone».

Frana Casamicciola, la testimone: «Io prigioniera in casa: pioggia e boati, è stato un incubo»

C’è un tema importante di densità abitativa, quindi.  

«Certo, è un tema molto importante sia nel territorio italiano, sia in  queste isole densamente abitate e molto turistiche. In Italia, non è nuovo il fatto che si vada a costruire, ad esempio, negli alvei dei fiumi. Si vedono torrenti magari in secca e si pensa “qui il fiume non c’è più”, ma non è così, il fiume c’è quando arriva un evento piovoso particolare. Accade anche nelle aree golenali, quelle dove magari una volta ogni dieci anni un fiume va a sfogare. Si costruisce lì e poi non ci si può meravigliare di frane o simili».

E a Ischia?

«Non conosco la situazione delle specifiche case coinvolte ma è chiaro che queste isole sono vulcaniche, molto scoscese, ripide, con depositi vulcanici spesso cineritici, fatti di particelle, dunque in un terreno scosceso, ripido e di roccia cineritica e quant’altro non sorprende che ci siano frane. A volte, peraltro, sono proprio le strade a costituire delle vie preferenziali di fuga per l’acqua: qui si concentrano acqua e fango e portano via tutto, auto, uomini, case».

Senza case o strade sarebbe diverso?

«In un territorio vegetato, diciamo sul fianco alberato di una collina, l’acqua si diffonde di più, tende a penetrare. Le strade asfaltate sono dei corridoi, dove il flusso dell’acqua diventa molto veloce e violento e porta via tutto».

Maltempo, frana Ischia: il video dall'elicottero

Non ci sono indizi che permettano di prevedere eventi di tale tipo?

«Gli indizi ci sono. Si può fare una previsione a lungo termine, si possono individuare le aree a rischio, spesso, peraltro, sono già mappate. Poi, però bisogna non costruire più in quelle aree e, a un certo punto, anche abbattere. In talune situazioni è molto difficile intervenire. In un’isola così fortemente abitata, con tantissimi turisti da maggio fino a ottobre non è facile intervenire, questo è sicuro».

In alcune zone un tempo considerate a rischio, determinate strutture abusive poi sono state sanate.

«Sì ma dobbiamo ricordarci che anche quando sono sanate certe situazioni lo sono solo dal punto di vista legale e amministrativo, non dal punto di vista naturale. La legge della natura è sempre superiore a quella degli uomini. Là ci sarà un’alluvione, ci sarà una frana, ci sarà un terremoto. Quindi le case così sanate sono sempre a rischio».

Frana Casamicciola, le immagini dall'alto dei vigili del fuoco

Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero