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Altri quattro casi di Omicron in Italia, per un totale di 17. Ormai la nuova variante è stata rilevata in cinque Regioni e in una Provincia autonoma: Sardegna (ieri al rugbista di Alghero si è aggiunto un suo contatto stretto), Veneto, Piemonte, Campania e Provincia autonoma di Bolzano. E sempre ieri tre infezioni con la nuova mutazione sono state confermate nel Lazio: il sequenziamento è stato eseguito allo Spallanzani e i contagiati hanno storie differenti che si sono incrociate a Roma.
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Segnalazioni
Per due di loro il percorso della variante è chiaro: la prima è una bambina marchigiana che era stata in Sudafrica con la mamma, ha raggiunto Fiumicino facendo scalo ad Addis Abeba con Ethiopian Airlines e aveva come destinazione finale la provincia di Macerata. Risultata positiva al tampone quando è sbarcata in Italia, è scattato il sequenziamento visto che arrivava dal Sudafrica; il secondo è un militare della Nigeria in missione che stava rientrando nel suo Paese; più anomalo il terzo caso: una donna residente nel Lazio che era stata a Parigi e, al ritorno, è stata trovata contagiata con la nuova variante: se la trasmissione della Omicron è avvenuta in Francia, allora è evidente che ormai la mutazione circola in Europa in modo marcato.
Alessio D’Amato, assessore alla Salute del Lazio, dice: «Questi casi ce li aspettavamo dopo aver elevato i livelli di sequenziamento per l’alert nazionale, era dunque solo un fattore di tempo, poiché la variante circola. Non siamo preoccupati, sono state attivate tutte le procedure per ricostruire l’albero dei contatti su cui sta lavorando ininterrottamente il Seresmi. Tutte le Asl sono attivate per monitorare i casi sospetti ed inviare eventualmente i campioni per il sequenziamento del virus al laboratorio di Virologia dello Spallanzani». In Italia sono già 17 i casi accertati di Omicron: i tredici già noti comprendono il manager di Caserta (il primo accertato), i suoi familiari, il rugbista sardo passato da Fiumicino e un suo contatto, altri casi legati al Sudafrica in Veneto, Piemonte e Bolzano. Ma c’è una storia che preoccupa maggiormente: la signora di 77 anni di Padova che non ha viaggiato in Sudafrica e che non ha contatti con persone che hanno viaggiato all’estero.
Avanzata
Ieri il numero uno dell’Organizzazione mondiale della sanità, Tedros Ghebreyesus, nel briefing sul Covid da Ginevra ha spiegato: «La variante di Omicron per ora è stata segnalata in 57 paesi e prevediamo che il numero continuerà a crescere. Alcune caratteristiche di Omicron, tra cui la sua diffusione globale e il gran numero di mutazioni, suggeriscono che potrebbe avere un impatto importante sul corso della pandemia». Ci sono altri indizi che fanno ritenere, agli esperti del Ministero della Salute, che la diffusione della Omicron sia iniziata anche in Italia: altri paesi che effettuano molti sequenziamenti come la Danimarca hanno già trovato quattrocento casi. I contagi stanno correndo e sono state decise una serie di restrizioni, a cominciare dalla chiusura delle scuole. Il quotidiano di Copenaghen Berlingske scrive: «Secondo Henrik Ullum, direttore dello Statens Serum Institut, la variante Omicron è nuova e ingestibile. La nuova variante sta crescendo in modo esponenziale e che rischia di raggiungere un livello davvero, davvero insidioso». Se sta succedendo in Damimarca, se sta succedendo nel Regno Unito, non si vede perché non debba accadere anche in Italia.
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