Scenario 4, ecco tutte le misure (lockdown compreso) che possono scattare subito

Scenario 4, ecco tutte le misure (lockdown compreso) che possono scattare subito

Sale l'indice del contagio e l'Italia piomba nell'incubo dello scenario 4, il grado più elevato di allerta dell'emergenza Covid. A paventare questo rischio è il presidente dell'Istituto superiore di sanità Silvio Brusaferro, che in una conferenza stampa al ministero della Salute spiega come il tasso di riproduzione del virus in Italia, l'indice Rt, abbia raggiunto quota 1,70, la soglia critica che rende necessario passare dallo scenario 3 a uno di tipo 4 appunto.

Sono quattro le regioni che già devono affrontare questo tipo di scenario: la Calabria, Emilia Romagna, Lombardia, Piemonte oltre alla provincia di Bolzano), mentre altre 11 sono classificate a rischio elevato di trasmissione non controllata.Si tratta di Abruzzo, la Basilicata, la Calabria, la Liguria, la Lombardia, il Piemonte, la Puglia, la Sicilia, la Toscana, la Valle d'Aosta e il Veneto.

 

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Scenario 4 in Italia, cosa prevede

Secondo il documento pubblicato dalla Protezione Civile, "Prevenzione e risposta a COVID-19: evoluzione della strategia e pianificazione nella fase di transizione per il periodo autunno-invernale", lo scenario 4 è l'ultimo grado di allerta per l'emergenza Covid, quello dove il contagio rischia di andare fuori controllo in brevissimo tempo data l'elevato indice di contagio. In questo tipo di situazione c'è il rischio che il sistema sanitario possa "mostrare chiari segnali di sovraccarico, senza la possibilità di tracciare l'origine dei nuovi casi". In questo tipo di scenario, speiga il documento, "appare piuttosto improbabile riuscire a proteggere le categorie più fragili in presenza di un’epidemia caratterizzata da questi valori di trasmissibilità".

 

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Italia verso lo scenario 4, le misure

Data questa situazione, quali sono le misure che verranno adottate? Il documento della Protezione Civile spiega che sono previsti interventi distinti per fasce interne di gravità: in caso di rischio moderato (il meno grave) saranno messi in atto interventi "ordinari e straordinari nelle singole istituzioni (ad esempio le scuole), un maggiore controllo sul territorio e la possibilità di chiusura di attività, sospensione di eventi e limitazione della popolazione di comuni e province". Nel peggiore dei casi, invece, (cioè quelli che vedono una «trasmissione comunitaria diffusa, cluster non più distinti tra loro, nuovi casi non correlati a catene di trasmissione note, pressione sostenuta per i Dipartimenti di Prevenzione) sono previste chiusure delle scuole, restrizioni alla mobilità e “zone rosse” per tre settimane. Non è esclusa anche la chiusura dei centri commerciali e il ritorno a un nuovo lockdown. 

 

 

Nuovo lockdown? Conte vuole aspettare

Sulla possibilità di tornare a chiudere tutto con un secondo lockdown, però, il premier Conte si è mostrato attendista, anche se non ha escluso al 100% questa possibilità. Nei giorni scorsi il primo ministro aveva dichiarato: «Se rispettiamo queste misure avremo buone chance di affrontare il mese di dicembre con una certa serenità, senza un sistema sanitario allo stremo. In caso contrario ci troveremo con la necessità di operare un lockdown generalizzato, uno scenario che dobbiamo scongiurare a qualunque costo».

 

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Il Messaggero