«Le società sportive devono recidere in maniera netta ogni legame con tutti portatori di violenza e di illegalità. Sono soggetti facilmente individuabili ed...
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A fianco di Gabrielli, presso la sala La Nuvola del Roma Convention Center, il presidente del Coni Giovanni Malagò. All'evento, rivolto agli alunni delle scuole medie superiori romane, erano presenti anche i due olimpionici del Gruppo Sportivo Fiamme Oro della Polizia di Stato Roberto Cammarelle ed Elisa Di Francisca.
L'esclusione della Russia dai Giochi Olimpici di Pyeongchang 2018 è «una cosa eclatante, sconvolgente, terribile, epocale». «Quello che sembrava impossibile di fatto è avvenuto, indubbiamente c'è stata una reazione molto pesante degli incaricati del Cio». Ha poi detto Malagò.
«La dichiarazione di Putin è stata simbolicamente significativa perché di fatto ha detto che non gli va di pregiudicare l'opportunità ai singoli atleti russi puliti di vincere una medaglia» e che possono avere «la loro soddisfazione sul campo» con la bandiera del Cio.
Con il ritiro della candidatura di Roma dalle Olimpiadi del 2024 «siamo riusciti per la prima volta nella storia a far aggiudicare a distanza di 11 anni anche le Olimpiadi dopo». Il 2028 «sarebbe stata un'occasione ancora migliore e più vincente per Roma, perché avremmo avuto più tempo per fare le cose fatte bene». E oltretutto «Los Angeles (sede dei Giochi del 2028, ndr) ha avuto altri 800 milioni di euro dal Cio»: «oltre al danno anche la beffa». Ha aggiunto Malagò.
La mancata approvazione delle legge sui mandati per la guida delle federazioni sportive nazionali e del Coni da parte del Parlamento «sarebbe una sconfitta per tutti, dopo averci lavorato per tre anni», ha detto ancora il presidente del Coni. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero