Roma, al Colosseo rilancio in 7 mosse: stretta su vandali e bagarini

Roma, al Colosseo rilancio in 7 mosse: stretta su vandali e bagarini
Un Colosseo più aperto ai romani, alle famiglie e ai giovani, la missione per il decoro della piazza, interventi anti-bagarini e salta-fila, un piano sicurezza, un nuovo...

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Un Colosseo più aperto ai romani, alle famiglie e ai giovani, la missione per il decoro della piazza, interventi anti-bagarini e salta-fila, un piano sicurezza, un nuovo sistema di bigliettazione, l'apertura dei luoghi chiusi da decenni e un modello illustre come Pompei per ottimizzare al massimo le possibilità offerte dall'autonomia gestionale. Sono queste le mosse del nuovo super direttore Alfonsina Russo per rilanciare le sorti del Colosseo e del suo parco archeologico. «Il Colosseo deve tornare ad essere dei romani», dice l'archeologa Russo, pronta a insediarsi nei nuovi uffici di Santa Maria Nova al Foro Romano. «Il Colosseo resta il monumento icona d'Italia per i turisti stranieri, ed è un bene. Ma deve tornare ad essere vissuto e sentito proprio anche dai romani». Come? La parola d'ordine è fidelizzare, con biglietti studiati su misura per i cittadini, tra abbonamenti scontati (fidelity card) e persino ingressi riservati (anche per fasce orarie), con percorsi speciali di approfondimento.


L'ACCOGLIENZA
«I romani arrivano sulla piazza, si spaventano per le file, e non entrano. Ecco, vorrei evitare questo senso di distanza». Per la Russo conta anche potenziare l'accoglienza di livello, per persone con disabilità, per le famiglie, per i giovani under 18. In quest'ottica, Russo vuole lanciare una consultazione pubblica sul tema Il Colosseo che vorrei, coinvolgendo Municipi, scuole, associazioni, per capire la percezione che i romani hanno dell'area centrale e le loro esigenze. Sul fronte gestionale la Russo guarda al modello Pompei: la settimana prossima scenderà per un incontro con il direttore Massimo Osanna. Pompei d'altronde sta facendo scuola sulle possibilità date dall'autonomia gestionale di una vasta area archeologica, tra snellezza burocratica, apertura di nuovi siti, operazioni di mecenatismo e sinergie con enti locali. Per la sicurezza, Alfonsina Russo ha le idee chiare: subito un piano studiato nel dettaglio con il comando dei Carabinieri del nucleo Tutela patrimonio culturale. L'area ha bisogno urgente di un intervento mirato. Le cronache d'altra parte hanno evidenziato le falle di un circuito debole tra ambulanti che scavalcano o introducono merce da vendere nel Foro Romano e sul Palatino. «I tempi non consentono più questo scenario», dice Russo. L'idea è di rafforzare un sistema di video-sorveglianza, già avviato, con sensori di allarme anti-intrusione nei punti critici del perimetro dell'area, insieme ad una rinforzo di presidi di personale di vigilanza. A tutto questo, va abbinata una cabina di regia che monitora le immagini.

LA TUTELA

Il personale è un punto importante per Alfonsina Russo. «Parto dal presupposto che se adeguatamente coinvolto in un progetto culturale importante, il personale è all'altezza della missione di controllo e tutela del parco». Chiaro che al nucleo attuale di custodi, Russo confida in un rafforzamento delle risorse in termini di numeri. L'obiettivo è il raddoppio arrivando a 40 unità per il Colosseo e a 150 per Foro Romano e Palatino. «Un contributo importante arriverà da Ales la società in house del ministero, fondamentale per riaprire tutti quei luoghi del Foro Romano e del Palatino rimasti chiusi troppo a lungo». Altra boccata d'ossigeno arriverà col piano mobilità del personale attivato al ministero. Il decoro è l'altra priorità sul tavolo della Russo. «Mi auguro che dal primo gennaio venga approvato e entri in vigore il nuovo regolamento di polizia urbana del Comune di Roma», dice con risolutezza la direttrice. «Centurioni, ambulanti, salta-fila, insomma questa situazione intorno al Colosseo non e' più tollerabile e va vietata. Le norme spettano al Campidoglio e mi auguro che le mettano in campo». Fondamentale per la Russo sarà' aprire subito un tavolo decoro e sicurezza con tutti gli attori, in sinergia col Prefetto. Quello che può fare concretamente lei, intanto, è toccare quei sistemi che alimentano il business del bagarinaggio, rivoluzionando la bigliettazione: diversificare i biglietti per fasce orarie, biglietti nominali come allo stadio, biglietti prenotabili on line. E un pensiero vola anche alle associazioni di guide turistiche abilitate di Roma per avviare rapporti di collaborazione in termini di tutela dell'area.
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Il Messaggero