Roma, i candidati nel palazzo occupato. Raggi: «Pd offensivo, così legittima l’illegalità»

Virginia Raggi: «Pd offensivo, così legittima l’illegalità»
Se si avallano le azioni di chi occupa abusivamente un immobile, le Istituzioni hanno perso in partenza. Il Pd ha sbagliato a fare di un palazzo occupato abusivamente il simbolo...

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Se si avallano le azioni di chi occupa abusivamente un immobile, le Istituzioni hanno perso in partenza. Il Pd ha sbagliato a fare di un palazzo occupato abusivamente il simbolo da cui partire per il rilancio di Roma. Non è buona politica, ma significa prendere in giro i cittadini onesti. 


Ieri è andato in scena uno spettacolo discutibile: il primo confronto fra candidati del centrosinistra si è tenuto allo Spin Time, in via di Santa Croce in Gerusalemme, in un palazzo occupato abusivamente da 9 anni. 
È andato in scena un salottino radical chic al centro di un palco e di fronte ad una platea in penombra. È un’immagine distante dalla vita reale delle persone. 

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Evidentemente non si è trattato di un caso ma una scelta di campo, ponderata: Gualtieri ha elevato a simbolo della propria campagna elettorale un luogo che non rappresenta l’applicazione del diritto e della legalità. Non si può essere sempre accomodanti ma è necessario dare risposte serie: a volte, il compito di chi amministra comporta anche la fermezza proprio per tutelare i più deboli e chi rispetta le regole. È stato uno show che offende i cittadini che pagano il mutuo, le bollette e fanno i conti tutti i giorni con i problemi e le spese di una casa, senza avere canali preferenziali o scorciatoie. 

È plausibile per chi si candida a guidare un’Istituzione legittimare forme di illegalità? Il dovere di chi amministra una città è garantire contemporaneamente la legalità e la tutela dei diritti. È esattamente così che ho agito in questi 5 anni: quando la Prefettura ha attuato sgomberi a Roma abbiamo sempre salvaguardato le fragilità. 
Gualtieri ha regalato ai romani un’immagine distorta. C’è differenza fra chi svolge attività sociali a tutela della nostra comunità e chi decide di occupare un immobile senza averne titolo. L’obiettivo di un sindaco deve essere quello di conciliare il rispetto e la tutela del diritto alla proprietà privata e pubblica con la salvaguardia di attività culturalmente o socialmente utili che devono proseguire nel solco, è chiaro, della legalità. 
Io ho mandato via dalle case di proprietà del Comune chi non aveva diritto ad occuparle; e le ho date a chi attendeva regolarmente in base alla graduatoria di assegnazione.

 

 

Soprattutto in questo periodo emergenziale i cittadini, le attività, i commercianti, le piccole e medie imprese hanno sostenuto il peso della crisi senza pretendere ciò che non è dovuto in automatico. In questo contesto l’Amministrazione ha avuto e ha un ruolo ben preciso, di fondamentale importanza: ha messo in campo una serie di misure per supportare cittadini e imprenditori in questo momento di particolare emergenza. Penso al Fondo Rotativo per il Microcredito: abbiamo stanziato 3 milioni di euro per chi non ha le garanzie bancarie e vuole avviare una propria attività imprenditoriale. Chi riesce ad alzarsi restituirà quelle risorse al Fondo che così si autofinanzierà. 


Così si aiuta realmente chi ha bisogno del sostegno delle Istituzioni.

*Sindaca di Roma

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Il Messaggero