Rogo a Roma, l'Arpa: «Inquinamento aumentato, picchi a Villa Ada e Tiburtina»

I valori dell'inquinamento dell'aria nelle zone di Villa Ada e Tiburtina sforano i limiti di legge. Preoccupano i risultati delle rilevazioni pubblicati...

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I valori dell'inquinamento dell'aria nelle zone di Villa Ada e Tiburtina sforano i limiti di legge. Preoccupano i risultati delle rilevazioni pubblicati all'indomani del rogo del Tmb Salario, a Roma, il centro di raccolta rifiuti andato interamente in fiamme ieri notte. 


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L'Arpa Lazio ha rilevato un aumento dell'inquinamento atmosferico registrato nella giornata di ieri dalla centralina di Villa Ada, che ha superato i limiti di legge: «Si ritiene - afferma l'Agenzia per la protezione ambientale nella relazione di stamattina - che il valore registrato risenta del contributo delle emissioni generate dall'incendio». In particolare del valore del Pm10, cioè il particolato: lunedì 10 il valore di Villa Ada era di 21 microgrammi/metro cubo, mentre ieri era salito a 56, oltre cioè il limite di legge di 50.

La relazione dell'Arpa rileva nelle centraline del Comune di Roma il giorno dell'incendio, rispetto al Pm10, «un generale incremento delle concentrazioni rispetto ai giorni precedenti» con due picchi: quello di Villa Ada, appunto, e uno a Tiburtina (54 microgrammi/metro cubo). Per il primo, quello di Villa Ada, viene specificato espressamente che esso «risente del contributo delle emissioni generate dall'incendio del Tmb». La relazione in ogni caso si concentra sulle tre centraline più vicine all'impianto, cioè Bufalotta, Villa Ada e Francia, che si trovano a circa 3-4 chilometri dal luogo dell'incendio.


Secondo i dati dell'agenzia regionale inoltre «i parametri di biossido di azoto, monossido di carbonio, biossido di zolfo e benzene misurati durante l'evento (dalle 4 di mattina alle 16 del pomeriggio) risultano in linea con quelli misurati nelle giornate precedenti e al di sotto dei limiti di legge». Analogo risultato hanno dato le altre centraline potenzialmente interessate dal passaggio della nube. «Nelle ore serali e nella notte di martedì - spiega ancora Arpa - si rileva un aumento delle concentrazioni pur non registrando superamenti dei limiti».
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Il Messaggero