No vax si fingono positivi per ottenere il Green pass: la truffa scoperta dai farmacisti romani

La denuncia di Federfarma: «Basta che un positivo vada a fare il test con la tessera sanitaria di un altro»

L’ultima truffa dei No Vax per non piegarsi all’obbligo del vaccino e ottenere lo stesso il Super Green pass l’hanno scoperta i farmacisti romani. Funziona...

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L’ultima truffa dei No Vax per non piegarsi all’obbligo del vaccino e ottenere lo stesso il Super Green pass l’hanno scoperta i farmacisti romani. Funziona così: il No vax manda un positivo al Covid a fare il tampone in farmacia con il suo documento o meglio con la sua tessera sanitaria, poi dopo dieci giorni torna e, come per magia, si negativizza. A quel punto dal ministero arriva la certificazione verde e se il cliente lo richiede, la farmacia lo stampa anche. Niente vaccino, ma massima libertà di accedere al lavoro e alla vita sociale. 


L’alert lo ha diramato Federfarma, l’associazione sindacale dei farmacisti, in una circolare riservata per gli associati, dopo che le “anomalie” sono state debitamente segnalate alle forze dell’ordine. Nel documento, a cui il segretario Massimiliano Matteazzi e il presidente Andrea Cicconetti, danno il sigillo della massima importanza e, dunque, da leggere con attenzione, si chiede ai colleghi nei cui esercizi si effettuano tamponi rapidi di identificare sempre il paziente tramite il suo documento di identità e di accertarne in maniera puntuale la corrispondenza con i dati riportati nel modulo di accettazione, così come nel momento in cui si effettua il test.

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ALERT DEI FARMACISTI 
I farmacisti, infatti, chiariscono che sono “frequenti” i casi in cui persone positive al virus si prestano a essere complici di amici o parenti No vax, recandosi in farmacia per sottoporsi a un tampone antigenico esibendo, però il documento di un altro cittadino specificano. Insomma, in questo modo il No vax ottiene in maniera fraudolenta un Green pass da guarigione valido per ben 6 mesi. 
Federfarma, dunque, richiama tutti i farmacisti a prestare la «massima attenzione agli scambi di persona» soprattuto per non minare il reale tracciamento della diffusione del virus, invitando a non eseguire tamponi a chi non mostra un documento di riconoscimento valido.

I FALSARI
Ma qual è il profilo di chi è pronto ad approfittare della buona fede dei farmacisti? A quanto pare i più insospettabili. Professori, dipendenti comunali e persino appartenenti alla forze dell’ordine che contano sul loro presunto essere al di sopra di ogni sospetto per mettere in atto l’operazione fuorilegge. Ma i primi No vax furbetti del Green pass sarebbero stati scoperti e i carabinieri sarebbero sulle loro tracce. Una truffa che i No vax starebbero attuando soprattutto nelle farmacie del centro, le più vicine ai posti di lavoro. 
«Ma il fenomeno si sta concretizzando a macchia di leopardo, nessuno è esente, temiamo che dietro a tutto ciò possa nascondersi anche un mercato illegale di chi si presta a offrire il propri documento dietro un compenso di denaro», spiega un camice bianco.

Una truffa che confugura il reato di sostituzione di persona, e che qualche No vax ritiene meno rischioso dell’accedere a un documento falso o a un codice Qr generato dagli hacker del web e immesso nella compravendita del dark-web o sponsorizzato nei canali Telegram dei “disobbedienti”.
 

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Il Messaggero