Vaccini Lazio, via al piano per gli under 65: si comincia l'8 marzo, ecco come prenotarsi

Vaccini Lazio, via al piano per gli under 65: si comincia l'8 marzo, ecco come prenotarsi
Dall’8 marzo anche chi ha meno di 65 anni potrà prenotare il vaccino dal sito Salute Lazio. Senza aspettare di essere chiamato dal proprio dottore, ma seguendo la...

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Dall’8 marzo anche chi ha meno di 65 anni potrà prenotare il vaccino dal sito Salute Lazio. Senza aspettare di essere chiamato dal proprio dottore, ma seguendo la stessa modalità decisa per 80enni e insegnanti. In questo modo la Regione corre ai ripari per accelerare la campagna vaccinale dai medici di base (con AstraZeneca) per chi è nato nel 1956 o ha meno di 65 anni. E che partirà da oggi a scartamento ridotto, scontando un numero di operatori inferiori al previsto e un sistema di prenotazione macchinoso. Per quanto il Lazio sia la prima regione italiana a “immunizzare” questa fascia d’età, saranno poco più di una cinquantina i sanitari - su 2.900 aderenti alla campagna - che potranno iniziare già da questa mattina a iniettare le dosi e che, soprattutto, sono riusciti a ottenere le fiale. Anche perché il portale della Regione destinato ai medici per segnalare i nominativi dei pazienti e per farsi inviare le dosi necessarie, di fatto, è operativo solo da sabato.

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Vaccini, il piano di D'Amato

L’assessore regionale alla Sanità, Alessio D’Amato, conta molto sull’apporto dei medici di base: ripetendo i ritmi già registrati nelle vaccinazioni antinfluenzali, si attende a regime 400mila inoculazioni al mese. Anche perché con poche fiale a disposizione - la scorsa settimana AstraZeneca ha ridotto le quantità di 40mila unità e in quella in corso ne taglierà altre 30mila - non si può perdere tempo. Il Lazio registra ancora 1.341 positivi al giorno (497 a Roma), 12 vittime e un rapporto tra tamponi effettuati e infettati al 4 per cento. Sulle vaccinazioni agli under65, poi, si sono avute forti polemiche tra Regione e medici di famiglia: la prima lamenta una lenta adesione - D’Amato ha anche minacciato di licenziare i «disertori» - gli altri protestano per le poche dosi a disposizione. Per superare le criticità, il Lazio ha deciso di estendere le prenotazioni anche per i 65enni, che finora venivano convocati per la somministrazione dal medico: dall’8 marzo basterà collegarsi con il sito di Salute Lazio, indicare codice fiscale e indirizzo e sarà un algoritmo a prenotare in base all’età e a trovare il medico di base o il centro vaccinale più vicino. I dottori, da un lato, non potranno rifiutarsi, ma dall’altro saranno liberati da tutti gli aggravi burocratici per avere le fiale.

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Gli altri farmaci

Intanto la Regione guarda alla approvazione a metà marzo da parte di Ema e Aifa del vaccino di Johnson & Johnson: la casa ha promesso di inviare 2 milioni di dosi nel secondo trimestre nel Lazio. D’Amato è convinto che anche con queste dosi «si potranno vaccinare 2 milioni di persone di età diverse in due mesi», mettendo in campo anche le 1.500 farmacie. E ha già calcolato che «800mila inoculazioni saranno fatte dai medici di base, 500mila dai farmacisti e il resto dai nostri centri vaccinali». Con più fiale si finiranno prima over 80 e insegnanti, ma si potranno coprire alcune categorie, come i carcerati o gli operai direttamente nelle fabbriche. «A questo punto - conclude l’assessore - non servono più sedi, che finirebbero solo per allungare processi logistici e tempi. Servono i vaccini».
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Il Messaggero