Ponte Morandi, il decreto è fermo alla Ragioneria: «Mancano oneri e coperture»

«Il decreto Genova deve avere la copertura finanziaria e al tavolo a Roma il Mef non c'era, quindi attendiamo fiduciosi che ci sia il decreto con la copertura...

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«Il decreto Genova deve avere la copertura finanziaria e al tavolo a Roma il Mef non c'era, quindi attendiamo fiduciosi che ci sia il decreto con la copertura necessaria». Lo dice l'assessore ai Lavori pubblici della Regione Liguria, Giacomo Giampedrone, presente insieme al governatore Giovanni Toti all'incontro col premier Giuseppe Conte, il 18 settembre a Palazzo Chigi.


«Se io faccio una legge o un provvedimento mi devo assicurare che ci sia il finanziamento - aggiunge l'assessore - Noi a spanne abbiamo calcolato 120-130 milioni di euro inclusa la zona franca urbana per coprire un periodo di emergenza di 12 mesi. Queste cifre bisogna trovarle e metterle. La scorsa settimana abbiamo visto un'ulteriore bozza, ma anche lì non si parla di cifre né coperture, a parte 21 milioni di euro chiesti da noi per il trasporto pubblico locale».


Fonti del Mef smentiscono «categoricamente quanto riportato su un quotidiano online» circa un presunto blocco da parte della Ragioneria sul decreto legge sul ponte di Genova. «La Ragioneria Generale dello Stato - spiegano - non ha bloccato il decreto, ma lo sta sbloccando».

Da via XX settembre si precisa «che il provvedimento è giunto alla Ragioneria senza alcuna indicazione degli oneri e delle relative coperture» ma i tecnici della RGS «stanno lavorando attivamente per valutare le quantificazioni dei costi e individuare le possibili coperture da sottoporre alle amministrazioni proponenti». «Soltanto così - si ricorda - il decreto può essere bollinato e trasmesso al Quirinale per la promulgazione».
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Il Messaggero